Intervenendo in aula al Senato, il senatore del Partito Democratico, Fabio Porta ha motivato il voto favorevole del suo gruppo parlamentare al decreto Ucraina. "Per una generazione come la mia la parola 'guerra' non è un termine astratto, avendola conosciuta attraverso i racconti dei nostri genitori", ha esordito il parlamentare, che ha poi citato il segretario del PD Letta quando afferma che "la guerra porta a dei rivolgimenti nelle coscienze, nel campo dell'economia, della società e anche della politica" e che "mai avremmo pensato di vivere una situazione di morte e distruzione".
Secondo Porta, "la brutale aggressione della Russia all'Ucraina richiede risposte all'altezza della sfida", una sfida alla quale "fortunatamente l'Unione Europea ha risposto con una compattezza che probabilmente ha sorpreso lo stesso Putin". Dopo aver ricordato che "in poco più di un mese di bombardamenti da parte dell'esercito russo le vittime civili in Ucraina sono oltre duemila, tra le quali centinaia di bambini", il senatore democratico ha fatto riferimento ai quasi due milioni di profughi e ai circa sette milioni di sfollati interni al Paese aggredito.
Rispetto a questa grave crisi internazionale, il decreto del governo italiano interviene per garantire sostegno e assistenza all'Ucraina e alla sua resistenza e per dare accoglienza e assistenza ai profughi che stanno arrivando nel nostro Paese. "La cessione di apparati di difesa all'Ucraina avviene nel pieno rispetto della legalità internazionale e secondo quanto previsto dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite che sancisce il diritto all'autodifesa del popolo che viene aggredito".
Il decreto "prevede poi importantissime misure relative all'accoglienza dei profughi" e sono oltre 75mila quelli già arrivati in Italia. "Ai Comuni e alle famiglie impegnate in questa azione solidale - ha enfatizzato il senatore Porta - il governo deve assicurare le opportune risorse e il Parlamento lo deve sostenere". Importante, secondo l'esponente del PD, anche l'istituzione di un fondo per finanziare misure di sostegno a studenti e ricercatori ucraini, un'iniziativa - sostiene Porta - "che dovrebbe essere sostenuta con organicità e serietà e non soltanto in questa fase di emergenza legata al conflitto in Ucraina".
Nelle sue conclusioni, il senatore Porta ha ripreso l'esortazione del Presidente Mattarella a proseguire sulla strada della solidarietà e della fermezza per contribuire in maniera fattiva alla soluzione del conflitto in corso, e si è rivolto all'aula chiedendo di sostenere il governo per sostenere la resistenza ucraina, l'accoglienza dei profughi e le famiglie e imprese italiane che iniziano a sentire i contraccolpi delle difficoltà economiche derivanti dalla guerra.