Si è svolta online la riunione l’incontro del Cgie per rendicontare l’attività svolta dalla Commissione VII. E’ stata l’occasione di ripercorrere questi sei anni di mandato, caratterizzati da un lavoro di squadra costante e proficuo, ma anche di presentare gli ultimi progetti portati a compimento, con il valido aiuto di professionisti. Si tratta dei risultati del questionario sull’emigrazione italiana realizzato dall’associazione Italents con i professori Alessandro Rosina e Paolo Balduzzi, dell’Università Cattolica di Milano; di una ricerca sul mondo delle comunità virtuali di mamme expat, realizzata dalla ricercatrice Sandra Burchi; della conclusione della “call for best practices” con interviste in profondità realizzate dalla giornalista Eleonora Voltolina sulle realtà che hanno dimostrato metodi più innovativi ed iniziative potenzialmente replicabili nel mondo. Presente anche il delegato al Seminario di Palermo Stefano Lattanzio, che per la Commissione VII ha curato le grafiche del “Corso per una partecipazione giovanile emigrata”. Nel 2019 la Commissione VII è stata il perno del Seminario di Palermo, incontro che ha portato alla nascita di una rete di 115 giovani italiani nel mondo. La Commissione VII è composta da: Maria Chiara Prodi (Francia) – che la presiede – Silvia Alciati (Brasile), Eleonora Medda (Belgio), Isabella Parisi (Germania), Luigi Papais (nomina governativa), Marcelo Carrara e Rodolfo Borghese (Argentina). “Il punto più alto del nostro mandato è stata la realizzazione del Seminario di Palermo: che ci ha impegnato per due anni, ma l’impegno continua perché è un metodo che ha prodotto risultati”, ha rilevato la Presidente Prodi che ha invitato a vedere tutta l’attività svolta dalla Commissione nei sei anni di mandato. “C’è qualcosa nel metodo che ci tiene insieme in questa contemporaneità così complessa. Il Cgie nel 2017 ha presentato una proposta di riforma perché, affinché vi sia una rappresentanza, occorre che ci sia anche una corrispondenza di capacità per incontrarsi tra eletti, elettori e comunità”, ha spiegato Prodi evidenziando come il ruolo stesso dei questionari sia stato quello di sondare questo terreno così variegato. Lattanzio, riferendosi a quanto realizzato a Palermo, ha parlato di un evento significativo e ricco di contenuti: “abbiamo costruito dei contenuti per spiegare come funziona la rappresentanza degli italiani all’estero, rilasciando poco per volta pillole dei diversi capitoli”. La ricercatrice Sandra Burchi ha realizzato degli studi all’interno dei gruppi social delle mamme expat per comprendere la nuova maternità. Burchi ha messo in relazione il legame che c’è tra mobilità, maternità e scrittura in rete: luoghi in cui le nuove famiglie parlano di sé. Voltolina ha spiegato come in molte di queste storie di expat ci siano persone che portano all’estero impegno e anche restituzione ai nuovi arrivati di quel network di consapevolezza del luogo in cui vivono. Balduzzi ha quindi presentato il questionario Cgie-Italents sottolineando anzitutto la carenza che c’è nella non conoscenza di chi siano gli italiani all’estero a fronte di dati prettamente statistici ufficiali offerti da Istat e Aire che svelano poco. Dunque le finalità del questionario erano ricavare informazioni più precise sulle caratteristiche della nuova e vecchia emigrazione: capire la propensione a fare rete degli italiani all’estero ma anche le attività di volontariato o l’impegno politico. Michele Schiavone (Segretario Generale Cgie) ha parlato di progetti esemplari che vanno verso la chiusura di un ciclo, riferendosi chiaramente all’imminente rinnovo del Consiglio Generale stesso. Schiavone ha anche evidenziato il valore aggiunto apportato da tutte le Commissioni del Cgie: “le ricerche e le analisi su temi specifici ci aiuteranno a comprendere sempre di più la complessità della nostra emigrazione”, ha puntualizzato Schiavone rilevando come grazie al Seminario di Palermo si sia riusciti a realizzare un accordo con il mondo universitario cui è seguito una serie di altri accordi con i musei dell’emigrazione, l’ENIT e il CNEL per citare quelli più importanti oltre naturalmente al progetto sul turismo delle radici. “Non dobbiamo pensare che siamo giunti alla fine”, ha però rilanciato Schiavone invitando a valutare quanto fatto per il futuro Cgie ma anche lanciando un richiamo al governo per una diversa attenzione al mondo degli italiani all’estero e della sua rappresentanza. “Avete svolto un lavoro straordinario che non sempre è stato recepito” ha puntualizzato Schiavone ricordando anche l’impegno volontario della rappresentanza di base impegnata nell’ultimo mese e mezzo nel portare sostegni ai profughi lungo i confini dell’est europeo dove imperversa la guerra in Ucraina. “Questo rinnovo serva anche per rinnovare la mentalità e avvicinare le istituzioni al nostro mondo”, ha auspicato infine Schiavone. Gaetano Calà ha rilevato come si stia concludendo un’esperienza unica. “Abbiamo avuto un grande segretario generale e sappiamo quanto sia costato sostenere, anche come impegno e responsabilità, un Seminario come quello di Palermo”, ha ricordato Calà evidenziando anche la battaglia che si sta portando avanti a livello regionale per ricollegare a livello istituzionale le comunità siciliane nel mondo con il proprio territorio d’origine. Silvia Alciati (Vicepresidente della Commissione) ha spiegato che il successo dei lavori della Commissione è stato nella metodologia. “Quando si lavora il risultato arriva e i risultati li dobbiamo anche a quanti hanno collaborato esternamente, pur non facendo parte del Cgie: abbiamo fatto diventare realtà questo sogno, ma soltanto se alimenteremo la fiamma di questi giovani porteremo il rinnovamento a tutto il sistema di rappresentanza. E’ questa passione che dobbiamo trasmettere ai giovani”, ha sottolineato Alciati. Eleonora Medda ha a sua volta ricordato gli accordi sottoscritti dal Cgie con l’Enit, con il Museo di Genova, con il CNEL oltre al lavoro portato avanti sull’ormai nota questione dell’accordo tra Ministero e patronati rimasto fermo per anni. In ultimo Medda ha evidenziato la Conferenza Permanente Stato-Regioni-Pa-Cgie tenutasi nel dicembre scorso a Roma a oltre dieci anni dall’ultima convocazione. Isabella Parisi ha parlato di dover dare il giusto peso a queste istituzioni : “noi non siamo la facciata di nessuno, né dei politici né dello Stato”, ha rilevato Parisi. Luigi Papais ha invece rilevato come il problema della mancanza di partecipazione giovanile sia più forte in Europa che nel resto del mondo. Ad esempio proprio uno strumento come il Seminario di Palermo, secondo Papais, potrebbe essere replicato nei territori perché aiuterebbe a intercettare i giovani.