Emergono nuove prove dei massacri compiuti dai soldati russi in Ucraina. Nella città di Bucha l'Onu ha documentato "l'omicidio, anche attraverso esecuzione sommaria, di circa 50 civili sul posto".
Lo ha detto la portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i diritti umani, secondo la quale Mosca ha condotto in Ucraina azioni "che possono equivalere a crimini di guerra". Le indagini che l’organizzazione sta conducendo stanno mostrando che quanto accaduto a Bucha non è un caso isolato e che sono oltre 300 le uccisioni extragiudiziali denunciate nel Paese.
Sul piano prettamente militare, il Cremlino ribadisce di aver ormai preso Mariupol, tuttavia dal battaglione Azov insistono che non ci sarà alcuna "resa" dell'acciaieria Azovstal, che nelle scorse ore è stata colpita con "bombe anti-bunker”. Ci vorrebbe "un giorno intero di cessate il fuoco" per evacuare i civili dalla città ha detto il sindaco di Mariupol.