di Stefano Casini

Era il Natale di Roma, un po’ come un simbolo della nascita dell’Associazione piú italiana dell’Uruguay: stiamo parlando di CASA D’ITALIA, l’unica associazione dell’Italia dove non esistono regionalismi, parti, politicherie ecc. Era appunto il  21 aprile 1932, in una casetta tra le vie Florida e Soriano in pieno centro di Montevideo, un gruppo di immigrati italiani si riunì per procedere alla fondazione di CASA D'ITALIA. La scelta del 21 Aprile non fu per caso, perché si voleva dare un significato universale al sodalizio attraverso la nostra millenaria capitale: Roma. 

Tra le delibere che hanno preso, una di queste è stata quella di trovare un posto in affitto e avviare il funzionamento del nuovo istituto, ma fissarono allora anche la data della prima Assemblea.  La data scelta per l'Assemblea non aveva alcun significato nel 1932 ma si l’ebbe dopo la seconda guerra mondiale. 

La prima Assemblea della Casa d'Italia si tenne il 2 giugno 1932 e qui bisogna parlare proprio di magica coincidenza perché, un 2 giugno di14 anni dopo, nasceva la Repubblica Italiana. 

Casa d'Italia ebbe la sua prima sede in Av. 18 de Julio davanti all'attuale “Intendencia” di Montevideo, Dopo qualche anno, fu trasferita sulla via Agraciada (oggi Av, del Libertador) e Lima.

La sede propria fu sempre il sogno di Casa d’Italia ma, per molti anni, purtroppo, non ci furono le occasioni propizie per l’acquisto di un immobile adatto alle caratteristiche di Casa d’Italia.

Ma i sogni diventano sempre realtá quando si tratta dell’Italia, un sogno che si avvera soltanto nel 1984 e il 18 novembre dello stesso anno fu inaugurata l'attuale sede di oltre 1000 mq. alla presenza delle autorità diplomatiche e della comunità italiana. Si tratta appunto della sede di via Liber Arce 3377 nel quartiere Pocitos Nuevo a pochi isolati dal Giardino Zoologico municipale. Anche questa data ha avuto un formato emblematico dato che mancava una settimana alle elezioni nazionali del 1984, che segnarono il ritorno alla democrazia, per l'Uruguay.

Da quel giorno ad oggi, i diversi comitati di gestione hanno svolto molte attività, mantenendo sempre uno spirito di cordialità e valorizzando i valori instillati dai fondatori, sempre con lo spirito di diffondere la cultura italiana in tutte le sue forme.

Oggi Casa d'Italia ha compiuto i suoi primi 90 anni di vita e lo ha fatto con grande orgoglio ed una forte partecipazione della nostra comunità.

“Se questi fossero tempi normali e non in un periodo cosí eccezionale come abbiamo trascorso negli ultimi due anni e mezzo, ci saremmo molte piú volte, come lo abbiamo sempre fatto – diceva ai discorsi l’Alma Mater dell’Associazione Francesco Barone - tutti assieme, amici che, come lo fanno da quasi un secolo partecipano a tutte le nostre diverse attività. Per troppo tempo le circostanze ci hanno obbligato a comunicare per posta, telefono, video e a non incontrarci come italiani….ma, finalmente, oggi ci ritroviamo tutti insieme per festeggiare il nostro novantesimo anniversario”

É stata una festa veramente bellissima, con la presenza delle nostre autorità consolari, ma, soprattutto, tanti amici, tanti fratelli d’Italia che, da sempre, sono vicini a questa associazione che, grazie alla mano ferma di Barone, assecondata da un gruppo affiatatissimo di connazionali, mantiene la sede come un vero e proprio gioiellino. Ora c´é il busto del nostro Eroe dei Due Mondi Giuseppe Garibaldi all’entrata ma, come dice sempre Francesco “Casa d’italia è sempre in lavori” perché esiste ancora in tutti i soci, quel senso di responsabilità tramandato nelle generazioni. Al momento “ufficiale”, la Commissione Direttiva ha voluto rendere omaggio agli ex Presidenti e le figure “consolari” che, come la nostra grande Violetta, hanno reso possibile questo piccolo “miracolo all’italiana” che è appunto CASA D’ITALIA, un esempio per tutti, con una forza tricolore senza paragoni. Nel discorso, dopo aver rilasciato le targhe ai premiati, Francesco Barone, che fra l’altro, è uno dei Direttori del programma radiofonico di Radio Sarandí di tutte le domeniche SPAZIO ITALIA,  ha anche voluto rendere un omaggio al nostro giornale GENTE D’ITALIA sottolineando la sua importanza strategica nella nostra comunità italiana come elemento di unione e di comunicazione, in quanto unico e “libero" quotidiano italiano nel mondo. 

STEFANO CASINI