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MARCO FERRARI

Tutto è pronto per l'Eurovision Song Contest 2022, che si svolgerà dal 10 al 14 maggio al Pala Olimpico di Torino. L'evento, giunto alla sessantaseiesima edizione, andrà in onda su tutte le televisioni europee. Per il nostro paese i diritti sono di Rai 1 che manderà in diretta il 10 e il 12 maggio le due semifinali e il 14 maggio il gran finale. La manifestazione è organizzata dall'Ebu (European Broadcasting Union), la principale alleanza mondiale dei Media di Servizio Pubblico, con Rai quale Host Broadcaster e con la conduzione internazionale dello show affidata a Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika.

A questa edizione partecipano 40 Paesi. L'Italia sarà in gara con la coppia Mahmood & Blanco con il brano "Brividi", che ha trionfato alla 72esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Oltre che su Rai 1, con il commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio, con la partecipazione di Carolina Di Domenico, la diretta dell'Eurovision Song Contest sarà trasmessa anche da Rai Radio 2 e disponibile su RaiPlay. L'Italia ospita l'Eurovision Song Contest dopo la vittoria dei Maneskin con "Zitti e buoni" a Rotterdam l'anno scorso che ha portato la band romana ad un travolgente successo internazionale e a riattivare l'attenzione sulla manifestazione canora, uno show che, fino a qualche anno fa, aveva pochissimo appeal: si pensava a un programma televisivo più vicino a "Giochi senza frontiere" che a un festival musicale vero e proprio che metteva insieme cantanti molto diversi tra loro.

Ma, la nuova dimensione europea, che per esempio nello sport ha molto appeal, ora pare aver contagiato anche il mondo della canzone che vede l'Eurovision Song Contest trasformato in una sorta di Champions League della musica. Adesso l'Italia cerca il quarto successo dopo anni di trascuratezza. E' accaduto, infatti, che qualche artista rinunciasse alla partecipazione pur avendone conquistato il diritto grazie alla vittoria al Festival di Sanremo.

Fu, ad esempio, il caso degli Stadio nel 2016: la band, pur avendo vinto la principale manifestazione canora del Belpaese con il brano "Un giorno mi dirai", rifiutò di prendere parte alla competizione europea lasciando spazio alla seconda classificata, Francesca Michielin, che portò "Nessun grado di separazione" piazzandosi solo al sedicesimo posto. La storia dell'Eurovision Song Contest è molto lunga: la prima edizione si svolse nel 1956 a Lugano, in Svizzera. Per vedere il primo italiano sul podio più alto bisogna attendere il 1964, quando a Copenaghen vinse Gigliola Cinquetti con "Non ho l'età", un brano che ha venduto più di quattro milioni di copie in tutto il mondo.

L'anno dopo l'Eurovision sbarcò per la prima volta in Italia: la gara si svolse al Centro Rai di Napoli. Per l'Italia partecipò Bobby Solo che ottenne solo il quinto posto con la canzone "Se piangi se ridi", un altro brano che ha fatto la storia della canzone italiana. La vittoria toccò alla cantante francese France Gall. Per ritrovare un primo posto italiano bisogna arrivare al 1990: in quell'occasione, a Zagabria, fu lo spezzino Toto Cutugno a trionfare con il brano "Insieme". Così nel 1991 il festival fece ritorno in Italia. Inizialmente doveva svolgersi a Sanremo ma, per motivi di sicurezza legati alla guerra del Golfo e alle crescenti tensioni jugoslave, la sede fu spostata a Roma, presso lo studio 15 di Cinecittà.

L'Italia fu rappresentata da Peppino di Capri e per la prima volta il brano fu interpretato in napoletano: si trattava di "Comme è ddoce 'o mare", che si piazzò settimo. Dopo la Cinquetti e Cutugno, a distanza di tanto tempo, sono stati i Maneskin a riportare il trofeo in Italia che, di conseguenza, organizzerà il torneo che, grazie al sistema televisivo continentale, ha adesso un grande interesse. Basta pensare al caso di Achille Lauro che, pur di partecipare alla competizione canora, ha vinto le selezioni di San Marino, affiancando così la coppia Mahmood & Blanco.

Questa edizione non è più limitata ai solo paesi europei, visto che parteciperà pure l'Australia, da ora concorrente fissa, dopo essere stata per alcuni anni ospite. Quest'anno è assente la Russia, esclusa dopo lo scoppio del conflitto contro l'Ucraina. Al momento ha dato forfait il solo Israele: su Twitter ha annunciato che la delegazione non sarà a Torino "a causa dello sciopero del ministero degli Esteri, che incide sui protocolli di sicurezza".