Nessun accordo. L'Europa resta spaccata sull'embargo al petrolio russo. E Mosca applaude. "Un embargo dell'Unione europea sul petrolio russo equivarrebbe a sganciare una 'bomba atomica' sull'economia ungherese e non può essere accettato" ha detto il primo ministro Viktor Orban parlando alla radio di stato.
"Ci staccheremo dall'energia russa ma dobbiamo essere realistici" e "dobbiamo farlo in maniera ordinata e oculata" ha invece sostenuto l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell intervenendo a un incontro con gli studenti a Firenze nell'ambito della Giornata dell'Europa.
"L'embargo sul petrolio non è facile. Ma non possiamo continuare a inviare ingenti somme di denaro a un paese che sta conducendo una guerra ingiustificata ai nostri vicini" gli ha dato man forte la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Tuttavia sulla posizione di Orban sembrano essersi allineati tutti i paesi del blocco dell'Est. Da qui l'impossibilità di giungere ad un'intesa in tempi brevi.