Franco Esposito
Gli organizzatori coltivano un sogno. Il bis, la replica dei numeri dell'edizione 2011, quella prima dell'esplosione del Covid, A Napoli, solo a Napoli, in via Caracciolo, dopo uno stop lungo due anni, torna il Pizza Village. L'evento dedicato alla pizza, quella vera, la pizza napoletana, è approdato alla decima edizione. Gli organizzatori della manifestazione ambiscono anche a farsi portavoci, attraverso la pizza, del risveglio sociale a capo di due lockdown. L'intento è di lasciare il segno con la ripartenza degli eventi in città.
Messo in palio dalla ditta Caputo, premiata industria di farina e ingredienti per pizza e dolci, il trofeo Caputo premierà il migliore pizzaiolo al mondo. Una pizzaiola l'ultima ad aggiudicarselo, dopo due trionfi a sorpresa di pizzaioli giapponesi che avevano imparato l'arte di impastare e infornare la pizza proprio a Napoli e dintorni. L'ultima edizione registrò un autentico boom turistico: 210 mila i visitatori provenienti da fuori regione e 106 mila dall'estero. Gli alberghi ebbero un incremento del trenta per cento rispetto all'anno precedente.
Gli organizzatori, per l'edizione 2022 di Pizza Village, puntano ad avere un milione di presenze. La kermesse durerà dieci giorni, dal 17 al 26 giugno. Le pizzerie in batteria sono pronte ad accogliere i top player tra i maestri pizzaioli. Riservato agli incontri tematici enogastronomici, “Pizza Tales Racconti di Pizza” avrà numerosi ospiti e personaggi vip che si confronteranno e sperimenteranno le evoluzioni future del settore.
Sul palco tanta musica d'intrattenimento, è previsto l'avvicendamento di artisti importanti, alcuni reduci dal festival di Sanremo e dalle maggiori manifestazioni canore, La prima conferma è arrivata da Edoardo Bennato. Il Pizza Village si conferma evento di respiro sempre più internazionale. “Un' occasione unica – affermano gli organizzatori – per l'alta risonanza mediatica e l'enorme numero di visitatori. Piazza Village esalta la promozione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico campano”.
L'occasione viene colta al volo, quest'anno, dall'Agenzia regionale per la promozione del turismo della Campania. C'è molto di tutto: l'arte, la cultura, la musica, il cinema, il teatro, lo sport, la moda, l'economia, l'innovazione. Teatro di un evento speciale, il Lungomare Caracciolo il 21 giugno, nel giorno del solstizio d'estate, si celebrerà un nuovo progetto. Destinatari la città, la regione, i suoi abitanti.
Momento centrale di tutto, il campionato del mondo della pizza. Nei prossimi giorni l'evento godrà di un contest sui canali televisivi. Verrà coinvolta la città di Napoli, chiamata ad assegnare, con un voto di preferenza, l'ultimo spazio disponibile a completamento della griglia delle pizzerie presenti sul Lungomare Caracciolo.
Sull'onda dei numeri che Napoli ha messo insieme il 25 aprile e il 1 maggio, letteralmente da boom turistico, pensa al bis in occasione di Pizza Village. I numeri, quei numeri? 35,4 milioni di euro tra turismo, ristorazione, commercio, servizi. Enorme il riflesso sul tessuto economico-produttivo della città.
Il totale di introiti alberghieri ed extralberghieri è stato di 15, 2 milioni di euro, al costo medio pro capite di 55-60 euro. Altri 20 milioni sono arrivati a ristoranti, commercio, artigianato, shopping, bar a servizi: 50 euro la spesa media pro capite. Ma Napoli si prepara ad un'estate che dovrebbe portare ricchezza e consensi. A beneficio degli amanti dello sport a settembre tornerà il tennis, con l'Atp di Napoli, sui campi del TC Napoli, a viale Dohrn, fronte mare. Capienza 4000 posti, l'arena di Rotonda Diaz, è stata scelta come campo centrale del torneo. Lo stesso che ospitò nel 2012 l'incontro Italia-Cile di Coppa Davis. E nel 2014 la sfida alla Gran Bretagna.
Ma lo sport effettuerà un'immediata incursione nei prossimi giorni a Napoli. Sabato parte e arriva in città la tappa del Giro d'Italia. Un evento da non perdere che mancava da anni. Il percorso si annuncia di grande spettacolarità nella suo brevità: 149 chilometri, partenza e arrivo a via Caracciolo, meraviglioso invidiabile teatro naturale in grado di suscitare l'invidia del mondo.
Da via Caracciolo a Monte di Procida, estrema propaggine dei Campi Flegrei. Ma dove e come passeranno i girini, quali bellezze incontreranno nel trasferimento dal lungomare cittadino a Monte di Procida? La collina di Posillipo, Pozzuoli, Licola, e un circuito di 19 chilometri da ripetere tre volte. Una goduria se gli assi della bici (purtroppo solo stranieri, l'Italia a parte il maturo Nibali alla decina partecipazione alla corsa rosa, non ha corridori ciclisti in grado di mettere la ruota davanti ai superman esteri) avranno voglia di darsi battaglia.
Un tuffo al cuore per gli appassionati. Il ritorno da Monte Procida prevede la risalita della collina di Posillipo, la discesa di via Petrarca, la planata in riva al mare, di fianco alla Villa Comunale, fino alla Rotonda Diaz. Un tracciato trabocchetto, così lo definiscono i tecnici. Un'incursione nei sentimenti, per i partiti della bicicletta.
I ricordi lontani sono pieni delle imprese di Fausto Coppi; quelli più vicini e terreni sono legati alle volatone vincenti di Mario Cipollini, nel '96, e Mark Cavendish, il 4 maggio 2022.
Nove anni fa, sembra passata un'epoca. Anche il Giro d'Italia, non solo la pizza, serve a Napoli per ricominciare.