Ancora una volta, la maggioranza mostra di essere tutto, tranne che unita. Anche ieri il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e il numero uno della Lega Matteo Salvini sono tornati a chiedere all'esecutivo di non inviare più armi in Ucraina, bensì a trattare per la pace. Un chiaro messaggio, insomma, al presidente del Consiglio Mario Draghi, favorevole alle trattative per fermare il conflitto in Ucraina, ma non al capitolo armi.
"Dopo questa fase iniziale credo che l’Italia debba concentrare il suo ruolo e i suoi sforzi per quel che riguarda il negoziato e l’indirizzo verso una soluzione politica. Credo sia fondamentale”, le parole dell’ex premier cui fanno seguito quelle di Salvini: "La pace si deve ottenere dialogando, ascoltando e di certo e non con la armi, i missili, le bombe. Mi auguro che l'Italia guidi l'Europa sana sulla via del dialogo”.