Dal commissario Ue all'economia Paolo Gentiloni arriva un avviso: il tempo del sostegno universale è finito e per l'Italia, come per altri paesi ad alto debito, è arrivato il momento di cambiare passo.
Lo afferma nel corso di un'intervista a La Stampa, in cui spiega: "L'economia mondiale ha cambiato verso,l'espansione è divenuta una frenata globale, per l'Italia ora il Pnrr è l'antidoto: se non attua il Recovery, rischia la recessione. E i partiti non devono frenare sulle riforme".
Per Gentiloni "la forte ripresa prima e la guerra in Ucraina poi hanno stravolto il quadro. Se pensassimo di essere ancora in una fase in cui sono possibili sostegni di ogni tipo credo prenderemmo un abbaglio".
"Non sto teorizzando il ritorno all'austerity - prosegue l'ex premier - ma quello che abbiamo fatto durante la pandemia non è più possibile, per almeno due ragioni. La prima: non è necessario. Due: sarebbe un azzardo. Draghi ha messo l'attuazione del piano al centro del suo impegno, con chiarezza e determinazione. È necessario che l'intera classe dirigente prenda atto del contesto, e vedo una certa fatica al riguardo".