di Riccardo Galli
Tassisti da battaglia appena ieri a Roma, tassisti con fumogeni, petardi e mani forti. Tassisti che si prendono via del Corso a Roma, tassisti che prendono a calci le auto di altri tassisti che non aderiscono alla protesta militante e anche un po’ militaresca. Tassisti in plotoni più che in corteo, tassisti che intimidiscono e mettono paura, tassisti che fanno la voce grossissima in assetto da battaglia, sia di piazza che sociale. Fanno così da decenni perché così facendo vincono. Ai tassisti è di fatto concesso una sorta di statuto speciale di categoria: siccome lavorano on strada le strade se le possono prendere e sequestrare quando si sentono minacciati. La maggior minaccia per loro a loro giudizio? Una riforma, una correzione quale che sia.
Il servizio taxi è loro e se lo gestiscono loro, nessuno si impicci e chi c’è c’è e chi non c’è non si vede perché debba esserci. Questa l’ideologia militante. Le licenze da tenere più o meno a numero chiuso e da far viaggiare soprattutto secondo asse ereditario. Questa la linea di confine tracciata e finora e sempre difesa con sostanziale successo. Taxi? Non c’è nulla da correggere secondo i tassisti, lo Stato, il governo, i Comuni non si impiccino. Piuttosto diano sgravi fiscali. Concorrenza? Parola infida e ostile. Ogni correzione del dato di fatto i tassisti la vivono e bollano come potenziale esproprio del “loro”. E vincono, vincono perché picchiano duro, duro sulla pavidità complice di amministratori, politici, parlamentari, sotto segretari, ministri…
Piombino, rigassificatore a scadenza corta - Il presidente della Regione Toscana, Giani del Pd, trionfante ha dato l’annuncio: il rigassificatore a Piombino si farà, ci sarà. Ma solo per tre anni. L’impresa per un impianto del genere e la ragione stessa per cui l’Italia va a dotarsi di rigassificatori richiedevano come ovvi tempi e impegni molti più lunghi, almeno 25 anni. Ma il rigassificatore dà fastidio al territorio, viene vissuto come ingombro, vige e domina il perché proprio a noi? E quindi si festeggia una sostanziale vittoria del non nel mio giardino e una scelta anti economica, illogica e sorretta solo dalla mobilitazione di interdizione.
Tassisti, oggi elettoralmente pencolanti verso Fratelli d’Italia, Piombino nimby in Regione governata dalla sinistra…L’Italia incorreggibile non è una sola categoria o parte politica. E’ l’incorreggibilità una attitudine e un’abitudine, un vizio, una tara civile civica diventata virtù social e sociale.