San Francisco (Depositphotos)
di ROBERTO ZANNI
L'altro giorno Arabella Foss-Yarbrough, donna afroamericana, è scesa per le strada di Minneapolis per confrontare i Black Lives Matter che protestavano contro la polizia per la morte di Andrew 'Tekle' Sundberg: si è messa a gridare che l'uomo aveva cercato di uccidere lei e i suoi due figli. Quindi la reazione dei cecchini delle forze dell'ordine alla fine di sei lunghe ore di stallo, era stata giustificata dagli eventi. Ma di queste notizie, ce ne sono tante, non si troverà mai eco sui grandi media americani e nemmeno su quelli italiani, che sono solo sempre pronti a seguire l'onda sinistra.
L'anno scorso, sempre gli ineffabili BLM, ancora nel Minnesota erano corsi a protestare appena saputo di una sparatoria che aveva avuto come protagonista la polizia, ma una volta inginocchiatisi hanno saputo che la 'vittima' dei proiettili dei cops era bianca: non ci hanno pensato un attimo, hanno impacchettato i loro slogan e se ne sono andati. Solo piccoli esempi, me se si vuole entrare a fondo nel grande malessere a stelle e strisce, criminalità e violenza, basta recarsi nelle grandi metropoli a guida Democratica, dove l'anarchia, l'impunibilità impera.
San Francisco, un tempo una gemma, oggi regno degli homeless, i senzatetto, ma anche una delle poche città al mondo per la quale è stata creata una 'poop map', mappa degli escrementi umani che è possibile incontrare in tutte le strade, aveva un DA, District Attorney, procuratore distrettuale, Chesa Boudin, che definirlo progressista è niente: portava avanti un'agenda totalmente deleteria per gli abitanti al punto che gli stessi, richiamati alle urne, lo hanno destituito dall'incarico.
E San Francisco è una metropoli liberal per eccellenza, ma i cittadini hanno cominciato a stancarsi nel vedere non condannati criminali di ogni tipo come sta del resto sta succedendo anche a Los Angeles con il DA George Gascón la cui ultima impresa è stata quella di dissolvere il team denominato 'Lifer Unit' che avvertiva le vittime sulla libertà vigilata concessa ai loro aggressori. Non lontano, un po' più a nord, nell'Oregon a Portland, dove al potere c'è la banda di criminali denominata Antifa, dove ormai la legge la fanno i violenti di estrema sinistra, dove la polizia non ha più voce ecco che Ted Wheeler, il sindaco, ovviamente liberal, dopo aver sostenuto in passato tutte le richieste di 'defund the Police', togliere fondi quindi uomini alle forze di Polizia, ha lanciato un nuovo programma che prevede nel giro di tre anni l'assunzione di 300 poliziotti in più oltre a mettere in atto l'emergenza armi dopo che solo nei primi sei mesi di quest'anno sono state registrare 670 sparatorie.
Ancora più a nord, Washington State, a Seattle, città emblema della lotta alla polizia, della protesta, autodefinitasi 'cop-free-zone', visto che gli abitanti, quelli incensurati e che lavorano, vivono nel terrore, il sindaco, ovviamente Dem, Bruce Harrell ha annunciato l'intenzione di assumere almeno 500 nuovi agenti, ma non solo: ha previsto anche bonus economici da 7.500 a 30.000 dollari. Attualmente il SPD, Seattle Police Department, ha un staff di nemmeno 950 poliziotti, il più basso come numero dal 1991. Stessa storia a Capitol City. Muriel Bowser, sindaco ancora Dem, afroamericana di Washington D.C., non certo pro cops, recentemente ha annunciato un investimento di 30 milioni di dollari per riportare a quota 4.000 gli agenti in servizio.
Sembra proprio che dopo nemmeno un paio di anni di assoluta anarchia e anche (o soprattutto) perchè le elezioni di midterm sono a novembre, anche i Dem si stiano accorgendo che la strada intrapresa è totalmente errata anche se a pagare il conto pesantissimo come sempre sono i cittadini e in particolare le fasce più deboli, a cominciare proprio dagli afroamericani. C'è però nell'ala più estrema dei Democratici, leftist fino all'impossibile, lo zoccolo duro, chi continua a sostenere il 'defund the Police', ma attenzione, solo gli altri ovviamente, perchè per la propria sicurezza, quella delle proprie famiglie, assumono agenti privati. Esempi ce ne sono a iosa: da Stacey Abrams, candidata a governatore della Georgia, che ha speso solo da dicembre ad aprile ben 450.000 dollari per arrivare a Cori Bush, congresswoman del Missouri, che invece si è fermata a quota 400.000. L'ipocrisia e la totale incapacità al potere: speriamo, per gli americani, ancora per poco.