Il giorno dopo l'accordo nel centrodestra, la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha avvertito i partner internazionali circa la lealtà di FdI ai valori del “patto atlantico”. Parlando alla direzione del partito, convocata all'indomani del vertice in cui è stata raggiunta l'intesa su premiership e collegi uninominali, la parlamentare capitolina ci ha tenuto a chiarire che Fratelli d’Italia non metterà in discussione la collocazione filo-atlantista dell’Italia a sostegno dell'Ucraina, proprio nel giorno in cui Matteo Salvini è stato costretto a smentire nuove indiscrezioni di stampa sui suoi presunti rapporti con Mosca. Nel suo intervento, la presidente di FdI ha ribadito di essere pronta a "difendere gli interessi nazionali" del Belpaese e "porre in Europa i temi su cui la strategia è stata sbagliata".
"Dobbiamo essere chiarissimi sulla guerra" ha quindi precisato. "Da opposizione abbiamo chiesto al governo di fare ciò che era necessario perché l'Italia non fosse l'anello debole dell'Occidente, mostrandosi fiera e leale e allontanando lo stereotipo della nazione ‘spaghetti e mandolino’ tanto cara ai nostri detrattori". Poi, a proposito del quadro delle alleanze mondiali e del conflitto russo-ucraino: "ribadiamo che saremo garanti, senza ambiguità, della collocazione italiana e dell’assoluto sostegno all’eroica battaglia del popolo ucraino". "Posso dire che un’Italia guidata da FdI e dal centrodestra sarà un’Italia affidabile sui tavoli internazionali", ha rimarcato con forza la deputata. Tornando invece ai temi di “casa nostra”, con le elezioni politiche che incombono (ricordiamo che si vota il 25 settembre),- Meloni è stata a dir poco lapidaria: "Letta ha detto che l’Italia dovrà scegliere tra lui e noi. È vero: noi vogliamo un ritorno del bipolarismo e questo confronto non ci spaventa”.
“Quando la storia chiama bisogna rispondere e noi non ci siamo mai tirati indietro. Tanto meno lo faremo adesso” ha aggiunto. Per poi rilanciare: "Siamo orgogliosi del percorso che abbiamo fatto finora soprattutto perché lo abbiamo fatto senza indugi, scegliendo sempre la strada più difficile, senza accettare scorciatoie e senza ammiccare al pensiero unico. Rivendichiamo la nostra diversità e chiediamo rispetto". Quindi, a proposito dell’unità del centrodestra: "per avere un governo forte e duraturo, è necessaria un’alleanza solida. Si vince e si perde insieme. Sono contenta che alla fine abbia prevalso per tutti il buonsenso. E mi diverte vedere oggi la profonda delusione della sinistra di fronte alla capacità del centrodestra di trovare immediatamente la sintesi e dimostrarsi unito e compatto". "In questa campagna elettorale - ha argomentato ancora la leader di FdI - non ci dovrà essere alcuna polemica con i nostri alleati. Le polemiche aiutano gli avversari, e noi non vogliamo concedere neanche un millimetro”.
Infine una bacchettata ai nostalgici: "se qualcuno, sotto le nostre insegne, pensa di poter avere comportamenti che consentono alla sinistra di dipingerci come nostalgici da operetta quando noi stiamo costruendo un grande partito conservatore, sappia che ha sbagliato casa e che lo tratteremo come merita: uno che fa gli interessi della sinistra, e dunque un traditore", ha concluso.