Con un ciclo di incontri sull'arte italiana il patronato Acli dell'Uruguay tornerà ad organizzare un'importante iniziativa culturale. Saranno quattro gli incontri a partire da questo sabato con la professoressa Giulia Ampollini che affronterà gli aspetti più rilevanti dell'arte italiana nel corso di un lungo periodo diviso in quattro secoli: il trecento, il quattrocento, il cinquecento e il seicento. Ogni sabato verrà analizzato un secolo con i suoi artisti più famosi, le correnti e il contesto storico.
"Come associazione civile che lavora a stretto contatto con la collettività, uno dei nostri obiettivi è proprio quello di diffondere la cultura italiana attraverso iniziative come queste che si aggiungono a quelle fatte nel corso degli ultimi anni" spiega Elena Bravin, responsabile del patronato Acli che ha la sua sede nella zona de La Blanqueada a Montevideo. "La nostra presenza sul territorio e il lavoro sviluppato in tanti anni ci ha permesso di capire e interpretare il sentimento delle persone che apprezzano l'italianità per svariati motivi tra cui esiste una grande domanda per la cultura. Dato che adesso possiamo contare con la presenza di un'esperta della tematica abbiamo pensato che questa potesse essere l'occasione giusta per proporre qualcosa del genere". "Qui in Uruguay" -prosegue la Bravin- "abbiamo notato che ci sono molte persone che chiedono questo tipo di attività culturali. Esiste un grande interesse a partecipare attivamente il che dimostra che la domanda del pubblico non si limita solo all'ottenimento del passaporto italiano ma va ben oltre quest'aspetto".
Una realtà, questa, che secondo la responsabile dell'Acli si può capire "guardando il numero dei corsi di lingua e cultura italiana offerti dal mercato, il numero di persone che li seguono e l'entusiasmo con cui vengono frequentati. Noi siamo convinti che la moderna comunità italiana possa esistere e rimanere attiva solo attraverso una pluralità di iniziative di diverso tipo come appunto questa che stiamo preparando".
A descrivere i grandi secoli dell'arte italiana ci penserà Giulia Ampollini, nata a Varese, laureata a Genova in storia dell'arte e trasferitasi recentemente a Montevideo come ci racconta: "Sono arrivata nel 2020 con il servizio civile per lavorare al patronato Acli. Dopo questa esperienza ho deciso di restare a vivere in Uruguay iniziando a lavorare nel mio campo e collaborando per alcune attività con l'Istituto Italiano di Cultura e il centro culturale Vissi d'Arte".
Anche lei è convinta del grande potenziale che riveste in questo paese la cultura italiana: "Questa iniziativa è nata proprio osservando le richieste degli studenti dei corsi di italiano organizzati dal patronato che hanno necessità di fare conversazioni su tematiche non strettamente legate alla grammatica bensì su interessi specifici come può essere la cultura. Abbiamo pensato che questo ciclo di incontri aperto a tutto il pubblico potesse essere una prova per vedere la risposta. Ebbene, sono arrivate tantissime richieste e i posti disponibili si sono subito esauriti. Stiamo valutando la possibilità di offrire anche una modalità in videoconferenza oppure, più avanti, ripetere l'iniziativa cercando uno spazio più grande in modo da ospitare più gente".
Il corso che si svolgerà nei quattro sabati mattina di settembre presso la sede Acli di Montevideo (Estero Bellaco 2708), si svolgerà interamente in italiano ed è stato pensato proprio per un pubblico non madrelingua. Tantissimi gli argomenti che verranno affrontati dal medioevo al rinascimento e al baracco con molteplici artisti e opere ma anche anche la descrizione dei movimenti artistici, il contesto storico e le particolarità territoriali.
Matt. Forc.