La guerra in Ucraina sta generando una perdita di valore aggiunto pari a oltre 16 miliardi di euro. A soffrire maggiormente sono i settori cosiddetti energivori: trasporti, prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, chimica, prodotti metallurgici, costruzioni Sono sei, in valore assoluto di perdita di valore aggiunto, i sistemi economici territoriali più colpiti: Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto, Piemonte e Toscana la cui contrazione della produzione, pari a 11,4 miliardi di euro, rappresenterebbe ben il 70 per cento del dato complessivo italiano.
Il tessuto produttivo calabrese si colloca nell’area caratterizzata da un impatto più contenuto, ottenuta rapportando la contrazione stimata del valore aggiunto al numero delle imprese nei settori individuati per regione al fine di una confrontabilità del dato. È quanto emerge da uno studio dell’istituto Demoskopika che ha stimato il possibile impatto della guerra sul tessuto produttivo per regione relativo al 2022.