di Franco Esposito
Nel mazzo si infila anche San Marino. Proprio lei, la tranquilla Repubblica in territorio italiano. Sul Monte Titano c’è puzza di scandalo. Forse sarebbe addirittura più corretto scrivere che lo scandalo c’è tutto. Porta infatti a San Marino un canale dell’inchiesta sui presunti appalti pilotati al Ministero dell’Istruzione. “Dazione di denaro e utilità”, scrivono i pm.
Un consulente del governo di San Marino parla, intercettato, di tangenti all’ex dirigente indagata a Roma. “Bisogna stare più attenti”. Un avvertimento in piena regola, un invito perentorio, il consiglio a non distrarsi. Perché non si sa mai.
Il fascicolo vede indagati per corruzione anche l’ex capo dipartimento delle Risorse umane del Ministero, Giovanna Boda, e l’imprenditore edile Federico Bianchi di Castelbianco. Argomento del colloquio telefonico, intercettato, bandi e gare che la Guardia di Finanza ha quantificato in oltre 20 milioni di euro. Depositati agli atti anche i documenti che i pubblici ministeri di Firenze hanno inviato a Roma. Un’informativa della Guardia di Finanza di Firenze conterrebbe intercettazioni tra Antonio Russo, consulente della Segreteria di Stato e collaboratore del ministero dell’Istruzione di San Marino, Andrea Belluzzi. E l’imprenditore Vincenzo Solaro. Indagato al momento per altre vicende. Mentre Russo e Beluzzi vengono ritenuti “estranei all’inchiesta “.
Questi i fatti. Intercettato il 15 aprile, Russo commenta con Solaro la notizia del sequestro preventivo ad opera di Boda, precipitata dal balcone dello studio della sua legale il giorno dopo la visita della Guardia di Finanza. “Lì in mezzo c’è uno molto importante di San Marino, del Corpo Diplomatico, che gli ha dato 640mila euro, va bene? Sono venuto a Firenze ...sai per quella che… si è buttata dalla finestra…”. I due parlano di Boda. Russo però smentisce la circostanza. “Lo Stato gli ha dao 640mila euro, va bene? Adesso salta tutto il Corpo Diplomatico”. Una telefonata chiaramente compromettente.
Risponde Solaro: “Hanno fatto sta cazzata?”. Contattato dal giornale Il Fatto Quotidiano, Russo ha tenuto a precisare: “Non ero a Firenze per incontrare Solaro. Stavo commentando la notizia pubblicata da alcuni giornali. Visconti di Modrone aveva avuto incarichi anche a San Marino. Ogni volta che succede qualcosa in Italia, San Marino ci rimette in termini di immagine”.
L’informativa di provenienza romana è poi finita presso una riserva di Caccia. “Gli inquirenti non ci hanno mai chiesto nulla di nulla”, assicura l’avvocato Giuseppe Rossodivita, difensore di Boda. Uno dei nuovi aspetti è rappresentato dalla presenza nei documenti depositati dopo l’avviso di chiusura indagini. Però si apprende anche di un fatto fondamentale, grazie all’ex editore dell’Agenzia Dire. Risulta perciò che “Federico Bianchi di Castelbianco è stato segretario dell’Ordine degli Psicologi della Repubblica di San Marino e tuttora le sue società hanno ottenuto incarichi anche sul Monte Titano”.
Giuliano, il figlio di Bianchi, è invece un ex diplomatico e lavora da anni nell’Enclave. Come se non bastasse (lui estraneo all’inchiesta) nel 2018 ha pubblicato un libro- manuale, “San Marino e le organizzazioni internazionali”. Il 3 marzo 2021, in piena pandemia, Boda, intercettata, informava Bianchi di Castelbianco della sua volontà di far.. vaccinare la madre e suo padre. E di metterli sull’aereo che paga lei, magari in Israele. Federico approva “ci penso io”. Dagli atti risulta che il viaggi sia sta etoffettivamente organizzato. Indagata per corruzione, Stellacci era la presidente della commissione per l’aggiudicazione dei fondi Miu ai progetti presentati dalle scuole in partecipato con le società di Bianchi di Castelbianco. L’accusa è di aver incassato “utilità per un importo complessivo di 40.293 euro”, tra rimborsi viaggi e il soggiorno in hotel a quattro stelle nel rione Trastevere.
Interrogata nel 2013, Boda ha chiarito “...poi c’era la Stelalcci, che mi dice: Giovanna, ti prego di prendere sul serio la possibilità di farmi vaccinare, altrimenti sarò costretta a rispettare le regole che imporranno e non potrò venire a Roma. E ancora: “Avevo sentito che ad Israele si poteva vaccinare e, vi dico, a spese mie pago l’aereo…”.
Un casotto ormai vicino ad esser totalmente dipanato dai pm. Gli indagati sono quindici, quattro le società finite nel mirino dei magistrati. E via via emergono nuovi dettagli sul presunto rapporto corruttivo tra la dirigente del Miur e l’imprenditore Federico Bianchi di Castelnuovo. Un intrigo che inserisce di autorità la Repubblica di San Marino ritenuta un’oasi di serenità amministrativa, nel vasto elenco degli scandali.
Forse è tutta colpa del territorio: anche il Titano è in Italia. Basta questo, evidentemente.