Si è svolto a Pechino l'incontro "Women in Science Policy Dialogue", un evento organizzato dalle organizzazioni onusiane UNDP e UN Women con il supporto della China Woman's Association for Science and Technology (CWAST), cui ha partecipato la Professoressa Alessandra Guidi, Addetta Scientifica presso l'Ambasciata d'Italia a Pechino. L'iniziativa mira a promuovere la valorizzazione delle donne per un loro maggiore coinvolgimento nel mondo delle scienze. I dati dimostrano infatti come, nel 2019, soltanto il 29,3% delle posizioni nella ricerca scientifica a livello mondiale sono state occupate da donne. La percentuale è ancora più bassa (23,9%) se riferita all'area dell'Asia orientale e al Pacifico. Un così basso coinvolgimento delle donne nei campi STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) è radicato in diversi stereotipi e pregiudizi di genere. Le donne sono inoltre sempre meno in ogni fase di avanzamento di carriera scientifica, sono infatti solo il 3% le donne vincitrici di Premi Nobel in ambito scientifico. In linea con questi obiettivi, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano ha promosso di recente l'iniziativa "Science, she says! Award", un premio indirizzato alle giovani ricercatrici non italiane con la collaborazione della rete estera che fa parte di una serie di attività più ampie della Farnesina volte alla valorizzazione delle scienziate di successo. "Iniziative come questa - ha affermato Guidi - sono molto importanti perché contribuiscono a superare la mancanza di modelli femminili di riferimento in questo settore".
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Alessandra Guidi, addetta scientifica all’Ambasciata è intervenuta all’evento sulle donne nelle scienze
Cina, a Pechino il 'Women in Science policy dialogue'