Ci diamo un merito. Quello di esistere. E di raccontare non solo il bello di ciò che riguarda il mondo degli italiani all'estero. Ma anche di descrivervi il brutto che ci circonda. Che, senza un giornale come il nostro, il quale, è bene ricordarlo, non ha alcun padrone politico, rimarrebbe sotto traccia. Insomma, lavoriamo come sentinelle del territorio. E di certo quanto fatto dall'ex presidente del Comites Aldo Lamorte e dalla sua maggioranza, fa parte dell'orrida politica di una parte del nostro amato Uruguay.
Dove tutto è consentito, o almeno, viene garantito. Dove questi signori pensano di poter fare il bello e il cattivo tempo, senza che nessuno dica nulla. Lo scandalo del plico elettorale intestato a una donna, che invece era nelle mani di Lamorte merita giustizia che, siamo sicuri, sarà fatta. La decisione odierna da parte del Comites (ci riferiamo sempre alla maggioranza) di dare la fiducia al suo presidente è davvero di cattivo gusto. Questi signori pensano di vivere nel Paese di Bengodi,scordando di vivere in una democrazia e di dover rendere conto ai cittadini. Quello di Lamorte è stato un reato ed è punibile (e lo sarà) da parte dello Stato italiano. Non possono mica credere di farla franca, pensando di vivere in un regime dittatoriale dove ognuno fa quello che vuole. E ora più che la magistratura è tempo che anche il Ministero degli Esteri del Bel Paese intervenga drasticamente, punendo chi compie atti contro la legge. Perché ieri é stato commesso dai membri della maggioranza del Comites un altro reato, ben piú grave di quello posto in essere da Lamorte... (art.333 codice p.p.).