di Stefano Casini
Con le due denunce di GENTE D'ITALIA e dell'Ambasciata alla Procura di Roma e la diffusione" dello scandalo sul popolare programma TV italiano Striscia la notizia, il caso Lamorte comincia a farsi troppo grande per ignorarlo!
Quindi cresce la speranza che un gravissimo delitto della Legge sul voto come quella realizzata dal vicepresidente del COMITES e parlamentare supplente del Partido Nacional Aldo Lamorte possa davvero finire nei tribunali italiani e uruguaiani.
Questo "signore" che ha valicato ogni genere di vergognosi delitti, d'ora in poi, avrà l'acqua al collo per poter mascherarli.
In oltre 50 anni di lavoro nella collettività italiana, ne ho viste di tutte, dall'allontanamento di Maria Arena dalla presidenza del COMITES. alla distruzione della Federazione di Associazioni Italiane da parte di un settore del COMITES. Ma un fattaccio del genere non me lo sarei mai immaginato, un fatto storico che ha macchiato di brutto il prestigio di una delle comunità italiane più rispettate al mondo.
Cosa possono pensare i milioni di italiani in Patria quando si parla di voto italiano all'estero? Chi abbia letto, per esempio, che su 100 aventi diritto a votare per i COMITES, soltanto il 4% lo ha fatto o che un ex candidato a Senatore e Deputato che, tra l'altro è un rappresentante parlamentare del paese che ci ospita, abbia realizzato un tutorial per far votare il MAIE e con un plico di un'altra persona, non potrà più pensare che gli italiani all'estero abbiano diritto a votare.
Se un italiano in patria (sicuramente sono pochissimi) vede che il voto degli italiani all'estero é un cumulo di brogli, di partiti che vanno a cercare casa per casa i plichi elettorali di centinaia di migliaia di connazionali che non hanno interesse a votare e li riempiono a casa loro, di altri che comprano i sindacati dei postini, altri che, direttamente, vendono i loro plichi, altri che mandano a stampare schede elettorali false, senza neanche badare agli errori grammaticali (Diputati) o che, palesemente, votano in un video con il nome di un altro cittadino, non potrà pensare altro che siamo tutti dei delinquenti disinteressati nella politica italiana e spingeranno affinché queste enormi vergogne nazionali, finiscano presto.
In ogni caso, questi delinquenti sparsi per il mondo, nel tentativo di sedersi su una poltrona del Parlamento italiano, inoltrandosi nella più pura delinquenza, non hanno fatto altro che cercare di eliminare appunto quel voto che Mirko Tremaglia impiegò quasi mezzo secolo ad ottenere.
Torniamo quindi a parlare di vergogna, una vergogna che sentiamo per ciò che fanno questo tipo di soggetti senza scrupolo, senza parlare la nostra lingua e senza avere un'idea di ciò che significa rappresentarci seduti su una poltrona sacra, quella di un parlamentare.
Siamo sicuri e speranzosi che personaggi come il vicepresidente del COMITES e tutta la maggioranza che lo difende (chissà perché!!!) dovranno pagare i loro delitti e dovranno essere separati da un incarico ottenuto facendo brogli.
Non sarà facile.............ma la speranza cresce!