La mostra itinerante "3Codesign", promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e curata dall'architetto Silvana Annicchiarico, è approdata a Tripoli dopo un lungo tour che ha toccato diversi Paesi del mondo tra cui Cina, Qatar, Canada, Stati Uniti, Tunisia ed Estonia. Organizzata dall'Ambasciata d'Italia, in collaborazione con il Dipartimento di Antichità della Libia (DoA), la mostra è dedicata al design del riciclo e all'ideazione e realizzazione di oggetti con materiali riciclati di cui l'Italia è uno dei maggiori produttori mondiali.
"3Codesign" rimarrà presso la sede del Museo della Libia fino al 31 ottobre per proseguire poi per Bengasi, in collaborazione con il locale Consolato Generale d'Italia. "Si tratta di un'iniziativa molto importante per portare all'attenzione del pubblico libico non solo il design italiano ma anche i temi della sostenibilità e dell'economia circolare", ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia, Giuseppe Buccino Grimaldi, nel corso dell'inaugurazione. "Lo facciamo in uno dei più belli edifici storici di Tripoli e attraverso un medium, il design, che rappresenta un linguaggio universale nonché una delle eccellenze dell'Italia più apprezzate nel mondo", ha concluso.
La mostra, presentata da Steita Senussi dell'Università di Bengasi, espone una cinquantina di oggetti che usano tecnologie di produzione e materiali di riciclo, ideati da giovani designer italiani emergenti affiancati da alcuni grandi nomi, per raccontare in che modo gli scarti tornino ad essere materie prime alla base di un'economia circolare che sappia andare oltre lo spreco.
L'iniziativa, che segue di pochi giorni la prima Edizione della Giornata dell'Amicizia Italo Libica, che si è tenuta a Tripoli lo scorso 15 ottobre, segna un ulteriore passo in avanti che l'Ambasciata d'Italia insieme ai partner libici compie per rafforzare la cooperazione culturale tra i due Paesi, incentivare lo studio della lingua e della cultura italiana, garantire un'adeguata formazione degli insegnanti libici di lingua italiana e favorire la più ampia offerta di borse di studio da parte del Governo italiano per gli studenti libici che desiderano studiare in Italia. Tutto questo in vista della completa riapertura dell'Istituto Italiano di Cultura e della piena ripresa delle sue attività.