ROMA – "Da Praga al mondo: 100 anni di diplomazia culturale", la Farnesina ha presentato oggi a Roma la programmazione culturale nel Centenario della fondazione del primo Istituto Italiano di Cultura. L'evento è stato introdotto dal Direttore generale per la Diplomazia pubblica e culturale, Pasquale Terracciano, che ha parlato di questo centenario del primo IIC, ossia l'Istituto Italiano di Cultura di Praga, e delle varie iniziative che verranno promosse in questa occasione. "Questo centenario coincide inoltre con il primo anno della nuova Direzione generale per la Diplomazia pubblica e culturale del Maeci: una Direzione nata dalla consapevolezza diffusa del valore che gioca la cultura come pilastro fondante della diplomazia stessa", ha ricordato Terracciano evidenziando la necessità di investire sempre più nella diplomazia culturale. "Attualmente la rete degli Istituti Italiani di Cultura conta 84 istituti ma vogliamo ampliare questa rete e stiamo per aprire nuovi istituti", ha aggiunto il Direttore Generale precisando proprio come il primo istituto venne aperto a Praga nel lontano 1922. "All'epoca non esistevano gli istituti di cultura ma c'erano solo associazioni private. Fu l'Ambasciatore ad avere questa visione dando una forma istituzionale alla cultura", ha spiegato Terracciano ricordando quale fosse il ruolo iniziale degli Istituti. "Inizialmente si guardava agli Istituti Italiani di Cultura come ad un qualcosa votato per lo più alla formazione e all'alfabetizzazione degli immigrati. Oggi invece i tempi sono cambiati e nella globalizzazione che stiamo vivendo vogliamo guardare agli Istituti anche come ad un punto di contatto tra partner vicini all'Italia all'insegna della cultura", ha sottolineato Terracciano inserendo l'evento del centenario nella cornice più ampia tracciata già dalla riunione annuale degli Istituti Italiani di Cultura celebrata nel luglio scorso a Napoli. Il 2023 vedrà il Ministero degli Esteri impegnato in un programma di iniziative e manifestazioni culturali di grande rilievo, organizzate per tutta la rete degli Istituti Italiani di Cultura all'estero in occasione del Centenario e in collaborazione con prestigiose istituzioni culturali italiane. Tra queste: il Ministero della Cultura, la Fondazione Cinema per Roma, l'Accademia Chigiana, il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro di San Carlo di Napoli, Romaeuropa Festival, la Società dei Concerti di Milano, ANICA, Fondazione Torinomusei, ItaliaFestival. Per inaugurare le celebrazioni del Centenario, la Farnesina ha organizzato a Praga un articolato programma di eventi: 16-17 novembre lo spettacolo teatrale "Perché non io? Why Not Me?", con la regia di Jana Svobodová e co-prodotto da Fondazione Campania dei Festival, Teatro Archa (Praga) e Napoli Est Teatro; 1-2 dicembre lo spettacolo teatrale "Le voci di Dante", prodotto dal Piccolo Teatro di Milano con la partecipazione di Toni Servillo, che parteciperà con un suo film anche all'inaugurazione del MittelCinemaFest; 18 dicembre il concerto dell'Orchestra del Teatro di San Carlo diretto da Maurizio Agostini, presso l'Auditorium Rudolfinum di Praga. Ci sarà quindi l'inaugurazione dell'esposizione del "Presepe del Re", uno spettacolare presepe napoletano realizzato con i pastori settecenteschi e ottocenteschi raccolti nel 1911 dall'etnologo Lamberto Loria: la mostra è in collaborazione con il Ministero della Cultura, allestita presso la Cappella dell'Istituto Italiano di Cultura a Praga. Non mancheranno mostre itineranti legate alla Collezione Farnesina, una mostra fotografica celebrativa dei siti Unesco italiani e una mostra dedicata alla Giornata dell'Europa. Per quanto riguarda la musica, il Jazz sarà protagonista di diversi tour; per il cinema c'è un progetto in collaborazione con Cinecittà per promuovere i film candidati al Premio David di Donatello. Infine il 2023 sarà dedicato al centenario della nascita di Italo Calvino. "Quello che vogliamo fare è rendere i nostri Istituti mediatori tra la scena culturale italiana e quelle locali", ha aggiunto Terracciano. Brunella Fusco (Campania Teatro Festival) ha espresso soddisfazione per questa rinnovata collaborazione con il Maeci e tramite iniziative supportate dalla Regione Campania. "E' un progetto che mette in collegamento diversi Paesi europei e diversi protagonisti del mondo del teatro", ha rilevato Fusco sottolineando come l'attività teatrale sia stata centrale nel sociale e in zone periferiche di Napoli. "Parliamo di teatro come strumento per l'inclusione sociale che può essere un seme di creatività nuova per giovani attori che possono divenire ambasciatori culturali", ha evidenziato Fusco. L'attore Toni Servillo (Piccolo Teatro di Milano) ha evidenziato l'importanza di portare nel mondo grandi classici del teatro, non solo italiano. Servillo ha voluto sottolineare come "i grandi classici abbiano senso solo se sono rivissuti attraverso le nostre emozioni, dove la stessa Commedia è una storia infinita e un grande romanzo traboccante di personaggi", ha aggiunto facendo intendere che lo stesso Dante Alighieri può essere attualizzato attraverso il teatro. "Dante aveva aperto il suo sguardo su tutto il mondo conosciuto e aveva tentato di unire Occidente e Oriente, poesia latina e araba nel segno di un'unità di sapere", ha evidenziato Servillo. Claudio Longhi (Direttore Piccolo Teatro di Milano) ha sottolineato come "il teatro possa giocare un ruolo cruciale nelle questioni di diplomazia culturale" nel senso di "teatro come qualcosa di eticamente e politicamente rilevante". Emmanuela Spedaliere (Direttore Generale del Teatro San Carlo) ha ricordato come "il teatro più antico del mondo sarà orgoglioso di rappresentare questo centenario". Il tutto avverrà tramite l'orchestra prestigiosa del San Carlo ma anche grazie al talento di giovani artisti. Massimo Osanna (Direttore generale musei MIC) ha espresso la convinzione che anche il patrimonio archeologico abbia valore contemporaneo, menzionando ad esempio luoghi come Pompei. "Ci sono legami che scavalcano il tempo rievocando storie che restano attuali", ha commentato Osanna parlando anche del Museo delle Civiltà dell'EUR dove sono custoditi migliaia di oggetti che rievocano tradizioni popolari nazionali. Per questo centenario, il MIC sarà quindi protagonista di mostre itineranti negli IIC: dai presepi napoletani all'archeologia dando alla luce i cosiddetti 'tesori nascosti nei musei italiani'.
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