di Riccardo Galli
Scena di un domani che è già quasi un oggi: a un malato di cancro invece della chemioterapia in ogni sua variante viene proposta terapia immunologica. Il malato accetta, perfino con sollievo e accresciuta speranza. A suo tempo, in uno ieri che era già quasi oggi, il malato è stato no vax, fieramente no vax. O semplicemente diffidente di un vaccino fatto andando a domandare/chiedere alle cellule di...
Ora quello stesso malato appena ieri no vax o ni vax apprende con entusiasmo che sarà sottoposto a cura immunologica del suo cancro, cioè si comanderà/chiederà alle sue cellule di...Sì, l'immunologia che sta ottenendo le prime vittorie (ultima il caso di remissione del cancro al pancreas registrata in Italia) non è solo la stessa disciplina è proprio anche lo stesso metodo scientifico con cui si sono messi a punto i vaccini anti Covid (e non solo).
Milioni sono stati e sono i no vax e i ni vax in Italia, facile e sicura la scommessa che a dire no alla cura e terapia immunologica del cancro saranno molti, molti meno. Una netta e minima minoranza tra loro, tra quelli che dicevano o temevamo gli cambiassero il Dna. Perdonati, se mai dovesse loro capitare la disgrazia di un cancro, dalla terapia immunologica. Perdonati perché non sapevano e ancora sanno quel che dicono.