"Sostituiremo completamente il gas russo nel 2025". Lo ha detto, ieri, l'ad di Eni Claudio Descalzi. "Abbiamo iniziato immediatamente da febbraio a cercare una diversificazione basandoci su quello che avevamo in portafoglio in Africa, Medio Oriente, Far East e Usa. Il problema - ha aggiunto - è stato risolto perché riusciamo a coprire il 50% del gas russo con 21/23 miliardi di metri cubi e nel 2025 il 100% sarà rimpiazzato".
Tuttavia, "il 2023 sarà un anno complesso" perché, ha spiegato Descalzi, "avremo il 6/7% di gas russo e dovremo poter contare sul Gnl che ci arriverà via nave". Pertanto "occorrono le infrastrutture - ha sottolineato ancora - per creare un'offerta sovrabbondante rispetto alla domanda. Per stare tranquilli dovremmo avere altri quattro rigassificatori".
"Dobbiamo aumentare di almeno 6-7 miliardi di metri cubi gli stoccaggi, è alla base della sicurezza energetica", ha aggiunto ancora l'ad di Eni, ribadendo che il Meridione “può essere sede di rigassificazione”, però “dobbiamo sbloccare le linee che da Sud vengono a Nord, perché la loro capacità è molto bassa".