L’iter che porterà all’approvazione della nuova manovra economica prosegue tra chi l’apprezza e chi l’ha bocciata. E ieri sono stati ben 3.104 gli emendamenti presentati in commissione Bilancio alla Camera. Di questi la maggioranza ne ha presentati 617 (285 Fratelli d’Italia, 136 Forza Italia, 151 Lega e 45 Noi Moderati), anche se la richiesta del premier Giorgia Meloni era di limitare il numero visti i tempi strettissimi per chiudere l’esame della legge entro il 31 dicembre.
La maggior parte è firmata dal Pd, con 957 emendamenti, e dal Movimento 5 Stelle, con 772. Alleanza Verdi e Sinistra ne ha presentati 191, Azione – Italia Viva – Renew Europe 311, il gruppo misto 23, il misto +Europa 93 e il misto – minoranze linguistiche 133. Dalle Commissioni, infine, ne sono giunti 7.
La linea del premier Giorgia Meloni è chiara: disponibilità a ragionare su pos (su cui c'è già la sua apertura), ma senza snaturare la norma, possibili aggiustamenti per il Superbonus e le pensioni (si lavora a eliminare la condizionalità dei figli per accedere a Opzione donna), mentre sul Reddito di cittadinanza non si torna indietro.
Chi non ama particolarmente questa manovra è Maurizio Landini, segretario generale della Cgil: “Abbiamo confermato il giudizio negativo, in particolare sui redditi”. Ha confermato la mobilitazione con iniziative e scioperi regionali dal 12 al 16 dicembre. Critiche sono arrivate anche dal leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri: “Non c'è risposta all'emergenza dei salari e delle pensioni - ha detto -. È stata data disponibilità ad aprire una serie di tavoli e di confronti, ma con i tavoli non si pagano le bollette e non si mangia".
Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha rilevato la “grande disponibilità del governo ad attivare tavoli tematici”. L’esito delle oltre due ore di confronto a Palazzo Chigi tra Governo e sindacati non ha modificato le rispettive posizioni di partenza, con Cgil e Uil che hanno messo in evidenza le profonde distanze tra le loro proposte e l’impianto della manovra e la Cisl che vuole percorrere la strada del dialogo con l’obiettivo di migliorarla attraverso tavoli tematici.