PRAGA – Per celebrare il centenario della fondazione del primo Istituto Italiano di Cultura, aperto nell'ottobre del 1922 a Praga e l'avvio, da allora, di un secolo di diplomazia culturale, la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina ha organizzato nella capitale ceca una serie di manifestazioni che domenica 18 dicembre culmineranno con l'inaugurazione della mostra "Il racconto della bellezza- l'immagine del Natale nel presepe napoletano" e con un "concerto dell'Orchestra del Teatro di San Carlo". Due manifestazioni rese possibili grazie a una stretta collaborazione istituzionale della Farnesina con la DG Musei del Ministero della Cultura e con la Fondazione Teatro di San Carlo.
Realizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura con centocinquanta figure settecentesche e ottocentesche provenienti dai depositi del Museo della Civiltà di Roma e inaugurata dal Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Ambasciatore Pasquale Quito Terracciano, la mostra storica sul presepe napoletano è allestita presso la Cappella dell'Istituto Italiano di Cultura e sarà visitabile sino al 18 gennaio.
Nella stessa serata, presso la sala Antonín Dvořák dell'Auditorium Rudolfinum, un ensemble di 68 elementi dell'Orchestra del Teatro di San Carlo sotto la direzione del M° Maurizio Agostini eseguirà brani di Rossini, Puccini, Bellini, Verdi e Donizetti. L'interpretazione delle arie sarà affidata ad alcuni tra i più brillanti allievi e allieve dell'Accademia di Canto lirico del San Carlo (i soprani Laura Ulloa, Chiara Polese, Maria Sardaryan, e i tenori Giorgi Guliashvili e Li Danyang), diretta da Ilias Tzempetonidis, e il cui perfezionamento è stato curato dal soprano Mariella Devia.
Queste due manifestazioni erano state precedute il 1° e il 2 dicembre dagli spettacoli teatrali "Le voci di Dante", prodotto dal Piccolo Teatro di Milano presso il Teatro ABC, Prague City Theatre, con la partecipazione di Toni Servillo e "Perché non io? / Why Not Me?", co-prodotto da Fondazione Campania dei Festival, che ha portato in scena al Teatro Archa della capitale ceca nove giovani attori del Teatro "Nest Napoli Est".
Il palinsesto realizzato a Praga presenta non casualmente un forte collegamento con la scena artistica della città di Napoli, poiché è stato ideato nell'alveo della Conferenza delle Direttrici e dei Direttori degli Istituti Italiani di Cultura, svoltasi proprio nel Teatro San Carlo a Napoli lo scorso luglio, grazie alla scelta della Farnesina di uscire dal proprio perimetro per andare a conoscere i territori e le istituzioni locali. Una scelta da cui sono nate collaborazioni proficue, di cui oggi possiamo apprezzare i risultati, e che sarà perciò replicata in altre realtà del nostro Paese.
Da Praga si passerà al resto del mondo, con un'ambiziosa programmazione di iniziative ed eventi che saranno realizzati dai nostri Istituti di Cultura nel corso del 2023 per internazionalizzare il nostro patrimonio culturale in sinergia con altre istituzioni, in primo luogo il Ministero della Cultura, grazie a una collaborazione sistematica con la DG Musei, per valorizzare in tutto il mondo il nostro patrimonio.
Come afferma il Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale, Ambasciatore Terracciano "il nostro obiettivo è rendere la nostra proiezione culturale uno dei pilastri della strategia di politica estera italiana: vogliamo che la cultura rappresenti una dimensione prioritaria e centrale della nostra azione esterna, promuovendo le politiche culturali come veicolo di pace per valorizzare in tutto il mondo il nostro patrimonio, i nostri territori e i nostri talenti. È una politica di proiezione che stiamo già perseguendo in maniera molto attiva, come dimostrano gli oltre 5200 eventi organizzati nel 2021 dalla Rete dei nostri 84 Istituti di Cultura, e che intendiamo rafforzare anche attraverso la prossima apertura di sei nuovi Istituti in aree strategiche: Almaty, Miami, Sarajevo, Amman, Bangkok e Hanoi".
Le attività spazieranno tra mostre, spettacoli, arte contemporanea, cinema, musica, incontri con autrici e autori, con formati e linguaggi differenti. La sfida per la rete degli IIC nel mondo è mediare tra scena culturale italiana e scena locale, declinando la programmazione a seconda dello specifico contesto in cui l'Istituto si trova a operare, mirando ad attrarre pubblico giovane.
Sono molti i formati e le proposte che prenderanno vita negli 84 istituti. In campo artistico, si andrà da una prestigiosa mostra fotografica sui siti italiani inseriti nella lista dei Patrimoni dell'Umanità Unesco a un'esposizione multimediale basata sulla realtà aumentata, per raccontare la storia dei mosaici italiani; da un allestimento di illustrazioni dedicate ai valori fondanti dell'Europa, alla circuitazione all'estero delle più importanti opere d'arte contemporanea della "Collezione Farnesina".
Sul fronte delle arti sceniche, la rete potrà usufruire di proposte articolate e sistematizzate grazie a Italia Festival, la principale realtà nazionale nell'ambito dello spettacolo dal vivo, di cui mercoledì 14 dicembre c'è stata a Colonia la prima rappresentazione con lo spettacolo Caraviaggianti di e con Rita Marcotulli. Verrà inoltre promossa la drammaturgia italiana contemporanea, tramite un'importante collaborazione con il Premio Riccione che ha visto la Farnesina commissionare una serie di sceneggiati originali da tradurre nelle principali lingue veicolari da portare in tutto il mondo.
In campo musicale, settore a cui particolare attenzione verrà rivolta ai giovani, verranno organizzate tournée estere di musicisti jazz italiani, selezionati tramite bando pubblico da una giuria internazionale coordinata da Italia Music Export e dal MAECI.