di Alessandro Camilli
Logica ed inevitabile conseguenze del come si insegnano e studiano in Italia ormai da decenni: così poco e male che matematica, fisica, chimica e informaticaquasi nessuno sa insegnarle più. Ma il problema non è della matematica o fisica o chimica o informatica che sopravvivono e prosperano anche senza e fuori dalle scuole italiane, il problema, grave, è degli italiani. Italiani che, come di fronte a ogni problema grave, sempre adottano quella che ritengono la miglior soluzione: ignorare, negare e, se proprio costretti a prendere a forza atto della realtà, prendersela con qualcun altro e fare la vittima. Dunque, partiamo dalla coda: non si trovano, non ci sono più insegnanti di matematica, fisica, chimica e discipline scientifiche in generale in numero sufficiente, anzi in quantità decente, decente per un paese acculturato, istruito, adeguato a conoscere, sapere, lavorare.
Ma presto ci sarà la soluzione - Presto però ci sarà una selezione naturale, naturale e pure...matematica. Ad ogni giro nove su dieci non sanno e qualcuno di loro poi andrà in cattedra ad insegnare il suo non sapere. Un giro, dieci, cento giri così e alla fine anche quelli che esaminano saranno ricolmi di quelli che non sanno. Alla fine, presto (ma forse già ci siamo) matematica, fisica e chimica e discipline scientifiche non sarà più nel mansionario standard di chi le insegna conoscerle davvero. Matematica, fisica, chimica, informatica e le scienze vivranno comunque, emigreranno in ambiente meno ostico e loro ostile di quello della scuola. E non ci sarà più bisogno di esami per vagliare se sei in grado di fare il/la prof. E poi chi glieli farebbe questi esami, la frazione della frazione della frazione di quell'uno su dieci che lo scritto lo superava?