L’Alpe Cimbra, in Trentino, punta sul “Turismo Delle Radici”. Lo fa attraverso Santa Paolina, simbolo di profonda devozione per migliaia di “tirolesi” trentini che emigrarono nel sud dell’America e per i loro discendenti (sono oltre 2 milioni) ancora profondamente legati alle loro radici e ai loro avi. E lo fa anche attraverso la mostra permanente “Il viaggio di Amabile. Una storia di emigrazione di fine ‘800” (aperta dalle 15.00 – 18.00 con ingresso libero), inaugurata sabato scorso, 21 gennaio, in Vigolana.
La sede espositiva si trova presso la sala “Ex Biblioteca” (via Roma, 9 a Vigolo Vattaro), nell’edificio dell’ex Ospedaletto di S. Rocco, il cui modello di organizzazione (laici volontari) e lo scopo (cura ed assistenza di anziani, indigenti) ha ispirato il primo nucleo dell’ordine di Santa Paolina, nominata Santa nel 2002 da Giovanni Paolo II e patrona degli emigrati trentini.
“Si tratta del primo nucleo del museo sull’immigrazione che si vuole realizzare a Vigolo Vattaro con la considerevole mole di materiale cartaceo, fotografico e video a tema - spiega la vicesindaca della Vigolana, Michela Pacchielat -. In programma c’è una sede espositiva più ampia per la valorizzazione del ruolo della memoria. Questo progetto rappresenta una ricca fonte di consultazione per i turisti delle radici”.
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TURISMO DELLE RADICI. L’Alpe Cimbra in Trentino e Santa Paolina, simbolo di grande devozione per chi emigrò in Sudamerica
Il 21 gennaio, in Vigolana, ha aperto i battenti la mostra permanente “Il viaggio di Amabile. Una storia di emigrazione di fine ‘800”