E' stata assegnata al matematico Alessio Figalli la medaglia Fields, l'equivalente del Premio Nobel per la matematica. Il giovane scienziato italiano, ex allievo della Scuola Normale Superiore e dal 2016 professore all'ETH di Zurigo, ha ricevuto il riconoscimento più ambito per i matematici, durante la cerimonia di apertura del ventottesimo 'International Congress of Mathematicians', che si tiene in Brasile, a Rio De Janeiro, dal primo al 9 agosto. Figalli è il secondo italiano a ricevere il premio, istituito nel 1936 e assegnato dall'Unione Matematica Internazionale: 44 anni fa, nel 1974, a vincerlo era stato Enrico Bombieri.
Nato a Roma 34 anni fa, nell'estate del 2002 Figalli ha partecipato al concorso di ammissione alla Normale. Superato il concorso, si legge sul sito della Normale di Pisa, ha bruciato tutte le tappe della formazione universitaria. E dal 2016 è full professor del prestigioso Politecnico di Zurigo (Eidgenössische Technische Hochschule, ETH). Autore di oltre 140 lavori di ricerca pubblicati sulle maggiori riviste internazionali, ha già ricevuto moltissimi riconoscimenti nel corso della sua carriera. "Personalmente provo una profonda soddisfazione che mi motiva ancora di più̀ a lavorare nella ricerca di altissimo livello - ha detto Figalli -. E' magnifico poter essere il primo a dimostrare qualcosa che ha occupato molti matematici per anni".
A congratularsi con Figalli, via Twitter, è stato il premier Giuseppe Conte. "Complimenti ad Alessio Figalli, premio #Fields per la matematica - ha scritto il presidente del Consiglio -. Non accadeva da 44 anni che un italiano ottenesse un riconoscimento così prestigioso, l'equivalente di un premio Nobel. Continuiamo a investire nei nostri giovani e sul sistema d'istruzione e formazione 'Italia'".
Assegnata ogni 4 anni a matematici che non abbiano compiuto i 40 anni di età (Figalli ne ha 34), la medaglia Fields premia i risultati delle ricerche nel campo della teoria del trasporto ottimale, delle equazioni a derivate parziali e della probabilità, tutti ambiti di ricerca che Figalli ha iniziato a investigare sin dai primi anni alla Scuola Normale e poi per tutta la sua carriera di studioso. Sulla medaglia d'oro è inciso il volto di Archimede con la scritta 'Transire suum pectus mundoque potiri', 'trascendere i propri limiti e dominare l'universo".