PALERMO - Questa mattina il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato insieme alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, l'Anno Accademico 2022-2023 dell'Università degli Studi di Palermo.
Nel suo intervento, von der Leyen ha sostenuto che "la giornata in cui ci incontriamo ha un valore speciale per l'Europa: domani sarà trascorso un anno da quando la Russia ha dato inizio alla brutale invasione dell'Ucraina. Visto dalla Sicilia, potrebbe sembrare un conflitto lontano. Ma non lo è. I giovani ucraini condividono con voi gli stessi desideri, che sono quelli di tutti i giovani europei. Vogliono essere indipendenti e padroni del proprio futuro. Vogliono vivere liberamente in un paese democratico. Vogliono libertà di parola, libertà di pensiero, libertà di circolazione".
Questo, ha ricordato, "è il motivo per cui nel 2014 i giovani ucraini sono scesi in strada avvolti nelle bandiere europee. Per tutta risposta, Putin ha invaso per la prima volta il loro paese. È tornato a farlo otto anni dopo, il 24 febbraio 2022. Putin nega all'Ucraina il diritto di esistere. Attaccandola un anno fa, ha attaccato anche i principi di sovranità e integrità territoriale. E ha attaccato i principi della democrazia. Gli autocrati hanno paura proprio di ciò che rende attrattive le nostre democrazie liberali: il nostro successo economico, le nostre libertà civili e la libertà di parola e di opinione. Ecco perché il coraggioso popolo ucraino non sta solo difendendo il proprio paese, ma sta anche combattendo per i nostri valori. Per questo resteremo al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario. Libertà per l'Ucraina".
"Spesso – ha aggiunto la presidente von der Leyen – è nell'ora più buia che troviamo la nostra forza interiore. È ciò che sta accadendo nella nostra Unione. Le prove di questi tre anni sono probabilmente le più difficili mai affrontate dall'Europa", ha osservato ancora riferendosi alla pandemia, al piano di ripresa e all'emergenza gas a seguito della guerra. Crisi da cui "abbiamo imparato che i destini di noi europei sono intrecciati tra loro".
"È questa l'Europa in cui credo. Un'unione che è sempre al fianco dei suoi cittadini. Ed è questa idea di Europa – ha evidenziato – che oggi mi porta in Sicilia" una terra che "è sempre stata il crocevia del Mediterraneo", un "luogo in cui culture diverse si incontrano e si mescolano", patria "di menti brillanti, da Luigi Pirandello a Luca Parmitano".
"Questo patrimonio unico di cui è ricca la Sicilia – ha detto ancora la presidente della Commissione – ha reso Palermo una capitale europea – della cultura, dell'arte e della scienza. Oggi finalmente capisco le parole del mio compatriota Goethe, che ha scritto: "Chi ha visto una volta il cielo di Palermo non potrà mai più dimenticarlo". Ma so che talvolta, nella vostra vita quotidiana, vi sentite lontani dal cuore dell'Europa".
"Oggi – ha rimarcato – sono qui per dirvi che la Sicilia è al centro dell'Europa. La Sicilia è al centro del progetto europeo. Più che mai. Per citare nuovamente Goethe, "è in Sicilia che si trova la chiave di tutto". Queste parole sono vere ancor oggi. Perché questa bella isola è assolutamente cruciale per affrontare alcune delle tematiche più importanti del nostro tempo", cioè l'ambiente, le migrazioni, i giovani.
"So quanto è importante il clima per la vostra generazione", ha detto von der Leyen agli studenti. "E avete ragione: niente è più vitale che fermare il riscaldamento globale. Sono quindi felice di constatare che oggi inaugurate l'anno accademico con un'attenzione particolare alla sostenibilità", ha aggiunto, prima di ricordare che "all'inizio di questo mese, proprio qui in Sicilia è iniziata la costruzione della più grande gigafactory solare europea, che produrrà una nuova generazione di pannelli solari. Il nostro piano europeo per la ripresa, NextGenerationEU, contribuisce a finanziarla. Perché sappiamo che l'energia pulita è il futuro. E questo futuro si realizza qui, in Sicilia".
"Ponte naturale" verso l'Africa, l'isola è anche "terra sia di immigrazione che di emigrazione. Da un lato accogliete da anni innumerevoli persone che sbarcano sulle vostre coste; dall'altro, tanti giovani come voi hanno scelto di partire per inseguire le loro aspirazioni altrove. In fondo è questo che spinge a migrare: cercare un'opportunità, seguire un sogno. Troppo spesso, per chi cade nelle mani di passatori e trafficanti, quel sogno si trasforma in un incubo. Non è così che dovrebbero andare le cose. Prendiamo ad esempio i corridoi umanitari creati proprio qui, in Sicilia, da associazioni religiose e comunità locali" cioè "un'alternativa sicura per coloro che fuggono dalla guerra, un modello che l'Unione europea può sostenere". La migrazione "si può gestire. Dobbiamo creare percorsi sicuri affinché chi ha diritto alla protezione possa raggiungere l'Europa. Dobbiamo combattere passatori e trafficanti. Dobbiamo dialogare con i paesi partner, collaborare al rimpatrio di chi non ha diritto di restare e mettere fine a questa tragica perdita di vite umane. E dobbiamo cooperare a livello europeo. L'Europa deve estendere la propria solidarietà a tutti gli Stati membri e alle comunità locali".
Gli Stati membri, ha ribadito von der Leyen, "dovrebbero agire di concerto per affrontare una sfida che ci riguarda tutti. È proprio in questo spirito che abbiamo proposto il nuovo patto sulla migrazione e l'asilo". La migrazione "è una sfida europea che richiede una risposta europea. Ognuno di noi deve fare la propria parte e dobbiamo sostenerci a vicenda. Ora che abbiamo un piano, lo dobbiamo attuare insieme. Una soluzione europea è possibile e mi impegnerò al massimo per raggiungere l'obiettivo: un sistema europeo che serva al meglio la Sicilia e tutta l'Europa".
Quanto ai giovani, von der Leyen si è detta "convinta che la più grande responsabilità della mia generazione sia lasciare alla generazione che verrà un'Europa migliore". Serve "un'economia che sia al servizio dei giovani" ma "purtroppo oggi non è sempre così: un giovane su tre non lavora né studia e, tra le donne, meno di una su tre ha un impiego. È chiaro che le cose devono cambiare. Ecco perché abbiamo chiamato il nostro piano per la ripresa "NextGenerationEU": perché vogliamo un'Europa pronta per la prossima generazione. Vogliamo offrire opportunità e nuovi posti di lavoro sostenibili in tutta l'Unione".
L'Italia, ha ricordato von der Leyen, "è il principale beneficiario di questo enorme programma di investimenti, che secondo la Banca d'Italia creerà 375 000 nuovi posti di lavoro nel vostro paese. Almeno il 40% del piano dell'Italia è destinato al Meridione. Grazie a questi investimenti e riforme, la Sicilia può diventare un paese per giovani. La vostra regione vanta talenti incredibili. È ben al di sopra della media europea in termini di qualità delle pubblicazioni scientifiche, a dispetto di investimenti in ricerca e sviluppo molto inferiori alla media. È ora di investire in voi giovani".
"Proprio qui, all'università di Palermo, - ha ricordato la presidente – l'UE finanzierà 240 nuovi posti per ricercatori e dottorandi. Uno dei vostri progetti mi sta particolarmente a cuore. State puntando molto sulla sanità, con il primo Centro italiano di ricerca sulla "digital health prevention". È un'ottima notizia non solo per i giovani e i futuri medici, ma per tutti i siciliani. NextGenerationEU sta investendo anche in un nuovo stabilimento di produzione di chip nei pressi di Catania, il primo del suo genere in Europa. Oltre a produrre processori che attualmente siamo costretti a importare da lontano, creerà anche 700 posti di lavoro altamente qualificati, come quelli per cui state studiando. Naturalmente – ha osservato – queste iniziative devono essere accompagnate da un'offerta scolastica e di assistenza all'infanzia di qualità, che consenta alle giovani madri e ai giovani padri di conciliare lavoro e famiglia. Dovremmo essere orgogliosi dei giovani che vogliono prendersi la responsabilità di crescere dei figli senza rinunciare alla carriera. Vi meritate di avere questa possibilità. Al centro di NextGenerationEU c'è tutto questo. Possiamo fare dell'Europa il luogo che sognate, perché è a voi che passerà il testimone della responsabilità. Sono certa che ne sarete all'altezza".
Quindi, rivolta al Presidente Mattarella, von der Leyen ha citato una frase del fratello Piersanti Mattarella che "mi ha colpita profondamente": Piersanti "era convinto che l'Italia e l'Europa avessero la responsabilità di aiutare il Mezzogiorno a trasformarsi, ma ha anche detto, e cito: "Nessun progresso può attecchire e durare manovrato dall'alto, senza mettere in moto le energie nascoste e senza il loro entusiasmo". È questo a darmi fiducia: voi, i giovani siciliani, il vostro entusiasmo. Il vostro talento e la vostra passione. Siete l'energia nascosta di quest'isola e la sua bellezza più profonda. Siete voi a renderla "Sicilia bedda". Vi faccio i miei migliori auguri per questo anno accademico", ha concluso. "Viva la Sicilia, e viva l'Europa".