Un accordo tra la Autoridad Portuaria Dominicana e il Porto di Trieste verrà firmato in febbraio. Si tratta di una partnership importante dopo che l'Ambasciata del Paese caraibico, l'anno, scorso ha organizzato una Mision Oficial de Promocion della Republica Dominicana alla quale sono intervenute diverse delegazioni.
L'obiettivo della missione era quello di cercare nuove nicchie di mercato per beni e servizi che vengono prodotti sul territorio nazionale al fine di approfittare delle nuove congiunture che si presentano nell'attuale, e mutevole, contesto internazionale. L'origine del viaggio della Mision è stato dovuto a un invito che nel 2016 è arrivato dalla Santa Sede a un gruppo di diplomatici, tra i quale anche il rappresentante dominicano Victor Manuel Grimaldi Cespedes.
Nel 2011 l'ambasciatore Grimaldi Cespedes fu tra i promotori della Fiera Internacional del Libro de Santo Domingo che ebbe come invitato d'onore proprio la Santa Sede. Ecco allora che attraverso l'attività promozionale portata avanti in Italia si è giunti a questo importante accordo con l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Porto di Trieste.
Si tratta del primo scalo merci portuali dell'Italia: nel 2017 ha avuto un traffico di 62 milioni di tonnellate, seguito, ma a larga distanza dal Porto di Genova. Si tratta del punto di ingresso e di uscita per i mercati della Germania e dell'Austria, del centro e dell'Est dell'Europa, un porto di fondamentale importanza adesso anche per la Repubblica Dominicana.
La storia del Porto di Trieste ha inizio nel secolo XVIII in seguito alla emanazione della patente di 'porto franco' da parte dell'imperatore asburgico Carlo VI, uno status che è stato mantenuto fino ad oggi. Nell'ambito dei traghetti poi il Porto di Trieste possiede quella che è la più autostrada del mare tra la Turchia e l'Europa e per i container è utilizzato dalla più grandi compagnie.