ROMA – Il deputato eletto nella ripartizione America settentrionale e centrale Christian Di Sanzo (Pd) ha presentato in Commissione un'interrogazione al ministro degli Esteri Antonio Tajani e a quello dell'Interno Matteo Piantedosi sul rilascio della carta d'identità elettronica ai connazionali che risiedono all'estero.
Nell'interrogazione, sottoscritta anche dagli eletti del Pd Fabio Porta (ripartizione America meridionale), Toni Ricciardi (ripartizione Europa) e Nicola Carè (ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide), si ricorda che la carta d'identità elettronica può essere usata sia come strumento per la verifica dell'identità sia come chiave di accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione, come avviene per lo SPID. Tale uso è consentito – spiegano gli interroganti – per via degli elevati livelli di sicurezza del processo di emissione, di competenza del Ministero dell'Interno, processo che "fornisce standard di sicurezza adeguati a livello internazionale, come l'anticlonazione e l'anticontraffazione, tramite inchiostri speciali e microchip su cui sono registrati i dati del cittadino oltre che le immagini digitali delle foto e delle impronte", in grado di fornire quindi "una identità certa del cittadino sia fisica che digitale".
"Molti cittadini italiani residenti all'estero ed iscritti all'AIRE hanno ancora difficoltà nell'ottenere lo SPID e pertanto la CIE sarebbe una valida soluzione per accedere ai servizi online – segnala l'interrogazione, che ricorda però che questi connazionali non possono richiedere tale documento di identità elettronica presso gli uffici anagrafe dei comuni di iscrizione AIRE, in Italia, dove "possono richiedere soltanto il documento di identità cartaceo".
"Attualmente, la CIE viene rilasciata esclusivamente dagli Uffici consolari italiani siti nei Paesi UE e in Gran Bretagna, Svizzera, Norvegia, Principato di Monaco, San Marino e Santa Sede – Città del Vaticano, mentre i cittadini italiani iscritti all'AIRE che vivono in altri Paesi extra-UE non possono accedere a tale servizio in quanto i relativi consolati non sono abilitati ad operare tale rilascio e, di conseguenza, per questi connazionali non vi è oggi alcuna possibilità di ottenere la CIE – ribadisce Di Sanzo, ricordando come sia importante e opportuno "anche nella prospettiva del Progetto del turismo delle radici, permettere rapidamente il rilascio della carta di identità elettronica a tutti i cittadini italiani all'estero, iscritti all'AIRE, che ne facciano richiesta nei comuni di iscrizione e possibilmente anche in altri comuni".
Per questo motivo, si chiede se "i Ministri interrogati non ritengano di procedere in maniera celere ad apportare quelle modifiche amministrative che consentirebbero ai nostri connazionali residenti all'estero, di ottenere il rilascio della CIE presso il comune di iscrizione AIRE, durante il loro soggiorno in Italia, con ritiro del documento in questione presso la sede dell'anagrafe comunale o la spedizione ad un indirizzo, in Italia, indicato dal cittadino al momento della richiesta unitamente all'indicazione di un suo delegato al ritiro della CIE".