Fa discutere il nuovo codice appalti che regolerà la concessione di lavori pubblici, il giorno dopo il via libera dal Consiglio dei ministri.
Sulla questione si è espressa l'Anac, che paventa il rischio di "voti di scambio" o "favori ad amici e familiari". Secondo il presidente Busia "sotto i 150mila euro andrà benissimo anche il cugino, un familiare o qualcuno che mi ha votato, soprattutto nei piccoli centri". Quindi "va bene fare in fretta, ma lo si faccia bene".
La Cgil ha annunciato che il 1° aprile sarà in piazza per protestare insieme all'Uil, mentre è perplessa anche l'Ance: "Restano perplessità sulla concorrenza nei settori speciali che di fatto potrebbero sottrarre al mercato il 36% del volume dei lavori pubblici".
Il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, ha rassicurato però garantendo che "con tempi più veloci avremo meno corruzione".