È ripartita dalla Nuova Zelanda alla volta del Mediterraneo con un pregiato carico di campioni scientifici la nave Laura Bassi, rompighiaccio di proprietà dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS che quest'anno si è distinta per aver portato la ricerca italiana nel punto più a sud dell'Antartide, raggiungibile via mare.
Dopo aver concluso i primi di marzo la seconda campagna oceanografica della 38a spedizione del PNRA, finanziata dal Ministero dell'Università e Ricerca e gestita da ENEA e Cnr, la nave è approdata i primi di marzo a Littletown (Nuova Zelanda), ultimando le ricerche previste nel Mare di Ross, e ha ripreso il mare facendo rotta verso l'Italia. La nave è attesa a Ravenna per la seconda metà di aprile.
Quest'anno, oltre ai campioni provenienti dalle attività scientifiche svolte presso la Stazione italiana Mario Zucchelli, la base Concordia e quelli prelevati nel corso delle due campagne oceanografiche della Laura Bassi, sono trasportati dalla nave anche i primi campioni di ghiaccio del progetto Beyond Epica-Oldest Ice. Questo progetto europeo, coordinato dal Cnr, mira a ricostruire l'evoluzione del clima terrestre negli ultimi 1,5 milioni di anni, attraverso lo studio del ghiaccio più antico del mondo prelevato nel sito di Little Dome C, a 30 chilometri dalla Stazione Concordia.