Promessa mantenuta. Un anno fa Alberto Zangrillo presidente del Genoa dopo la retrocessione aveva dichiarato: sarà solo per un anno.
E così è stato con due giornata di anticipo sulla fine del campionato. Il Genoa è tornato subito in serie A , come non era mai riuscito a fare al primo colpo nella sua lunga storia. Una promozione conquistata al termine di una giornata comunque sofferta. Doveva battere l'Ascoli e ci è riuscito, anche se con qualche difficoltà di troppo ma doveva anche aspettare il risultato del Bari a Modena. Serviva che i biancorossi non vincessero e il Bari per 77' è stato in vantaggio. Così quando il Modena ha pareggiato su rigore il Ferraris è esploso come se se avesse segnato il Genoa. Poi però tutti i trentamila e oltre sono rimasti a lungo con il fiato sospeso. Perché in vantaggio 2-0 la squadra di Gilardino, a soffrire in tribuna in quanto squalificato, ha sbagliato un calcio di rigore con Coda e subito dopo ha subito il gol di Marsura che ha accorciato. Gli ultimi minuti sono così diventati tutti d'attesa e gli stessi giocatori in campo apparivano frastornati mentre reggevano l'urto dell'Ascoli che ha cercato fino all'ultimo di pareggiare.
E al triplice fischio di Sozza i tifosi e la squadra non hanno potuto festeggiare ma hanno dovuto attendere che finisse al Braglia. Solo allora è iniziata la festa, con un boato enorme. I trentamila si sono riversati nelle vie della città raggiungendo la centrale piazza De Ferrari dove sono diventati cinquantamila con tanto di sfottò verso Samp City il negozio della Sampdoria che si trova proprio nel cuore di Genova. Mentre due enormi Grifoni campeggiano su Via XX settembre dal Ponte Monumentale. Sul campo invece applausi per tutti e sempre uno in più per Gilardino, il tecnico della Primavera che era subentrato a Blessin con un mando a termine e che invece ha saputo conquistare la fiducia del club. E' il vero artefice di questo risultato che oggi ha una valenza doppia: anche la Primavera del Genoa ha conquistato la promozione, proprio quella primavera che ha dovuto lasciare, da imbattuto, per guidare la prima squadra. "E' stata una cavalcata incredibile e il merito va a tutti i ragazzi" sono state le prime parole dell'ex campione del mondo alla prima avventura in serie B dopo poche esperienze in C e D. E come coi giovani anche con i "grandi" i numeri sono stati impressionanti. Venti partite, 14 vittorie, sei pareggi e una sola sconfitta oltre al dato dei gol subiti in casa: solo uno, quello di Marsura oggi. "Voglio ringraziare i ragazzi in campo e soprattutto quelli sugli spalti che ci hanno circondato per tutta la stagione" è stato il primo commento del presidente Zangrillo direttamente dal prato del Ferraris. "Abbiamo lavorato tutti per il meglio - gli ha fatto eco l'ad Blazquez-. La città ci ha dato tanto e vorremmo ridare tutto". Parlano i dirigenti, mentre nello stadio è festa con musica e cori per tutti.