di MIMMO CARRATELLI
 

Finale di campionato con avvenimenti mistico-religiosi.
Chi va dal Papa (a farsi benedire?), chi si tatua sull'avambraccio sinistro lo stemma e lo scudetto numero 3 del Napoli, finemente eseguiti dall'artista Valentino Russo, chi va a Bologna (la squadra) per la penultima giornata, chi va alla Juve, solo non si sa chi viene, pronto Luis Henrique, vieni a Napoli?
Resta quest'ultimo obiettivo di fare più punti di Sarri, che ne fece 91 finendo secondo cinque anni fa (la Juve ne fece 95).
Per arrivare a quota 92, il Napoli deve vincere domani a Bologna e battere domenica prossima la Sampdoria al Maradona con festa conclusiva dello scudetto allo stadio.
L'impresa può riuscire se la squadra ci mette un po' di impegno e se veramente insegue questo primato di punti.
Spalletti è ormai un separato in casa. Niente conferenza-stampa prima del match col Bologna. D'altra parte, non c'è più niente da dire. La musica è finita, gli amici se ne vanno. Cameriere, una limonata.
Bologna e Napoli potrebbero dare spettacolo. Unico inconveniente la partita alle ore 15 ( le dieci di domenica mattina  per l' America Latina ) . Fa già caldo, correre non è più un piacere.
Il Bologna, a metà classifica, non ha più nulla da chiedere, però gli piacerebbe battere il Napoli, sarebbe un fiore all'occhiello della buona stagione rossoblù.
Nel girone d'andata, la squadra emiliana è stata tartassata dalle prime sei in classifica giocando sui loro campi, addirittura 1-6 dall'Inter.
Nel ritorno, giocando a Bologna, i rossoblu di Thiago Motta (buondì!) sono riusciti a non perdere con Lazio, Juventus e Roma, vendicandosi con l'Inter battuta 1-0.
È possibile che Gianluca Gaetano, il promettente ragazzo di Cimitile, giochi dall'inizio al posto di Zielinski e che dall'inizio giochi Raspadori che non ha ancora trovato il giusto ruolo, però ha piazzato due gol decisivi per battere lo Spezia e infinocchiare la Juve a Torino, talento che il nuovo tecnico del Napoli dovrà valorizzare al massimo.
Osimhen cerca gol per consolidare il primo posto dei cannonieri. Kvaratskhelia non segna da undici partite (due in Champions), è il caso che riveda la porta.
Il Bologna gioca a specchio del Napoli (4-3-3). Gli mancherà per squalifica quel mattoide di Orsolini, capace di gesti sorprendenti e pause da stella spenta.
Thiago Motta ha dato un bel gioco alla formazione rossoblu che, in casa, ha un buon rendimento (29 punti) e tre sole sconfitte con Empoli, Atalanta e Monza.