di MIMMO CARRATELLI
Siamo ai saluti, al tango della gelosia, alla rumba degli scugnizzi e degli allenatori, partono 'e bastimenti, siamo allo show dopo questa partita con la Sampdoria dell'eccellentissimo Quagliarella.
Incombe lo spettacolo del presidente hollywoodiano, musica musicante, il Maradona palcoscenico delle ugole napoletane.
È festa da marzo che si conclude stasera. Spettacolo e una lacrima sul viso per Spalletti che lascia.
La festa allo stadio rischia di essere un festival di Sanremo sotto il cielo di Fuorigrotta. Mi aspetto di vedere i ragazzi dei due primi scudetti, Bruscolotti, Giordano, De Napoli, Careca, Renica, tutti, Volpecina, Di Fusco, e Ottavio Bianchi e Alberto Bigon che consegnano lo scudetto vinto da loro ai nuovi campioni d'Italia.
Aurelio li ha invitati?
Intanto, il Napoli che ha stracciato il campionato straccia se stesso. L'allenatore non c'è più. Il direttore sportivo se ne va. A rischio la permanenza di Kim, Osimhen non è insensibile alle sirene della Premier e Kvaratskhelia sogna il Real Madrid.
Per molti giocatori non ci sarà il rinnovo dei contratti.
I colpi di teatro di De Laurentiis non finiscono mai. La scena è tutta sua. Dal Papa, da Fazio, in piazza Plebiscito, stasera allo stadio.
Ma è il presidente che da dieci anni tiene il Napoli al vertice del calcio italiano con presenza permanente in Europa. Però il futuro è un'ombra sulla festa di questa sera.
Sarà opportuno ingaggiare un allenatore che non voglia imporre la sua personalità, continuando il lavoro di Spalletti senza smontare e rimontare.
Scontato insistere sul 4-3-3. Preferibile un tecnico già esperto del campionato italiano e che conosca il Napoli. Un allenatore straniero sarebbe un'incognita.
Il Napoli continua a muoversi sul mercato cercando giocatori quasi sconosciuti, giovani, con gran voglia di fare, a basso costo, interessanti prospetti, ripetendo le felici scelte di Kvaratskhelia e Kim.
Occorrerà trovare un ruolo per Raspadori, un talento che non può essere trattenuto in panchina.
Occorrono un esterno offensivo più incisivo di Politano e Lozano e un mediano con la personalità e la forza di Anguissa.
Se dovesse andar via Kim, avremo un problema in difesa.
De Laurentiis, sinora, non ha sbagliato un colpo, se si eccettuano gli esperimenti con Ancelotti e Gattuso. È possibile che si senta con Benitez per affinare il Napoli del terzo scudetto e proporlo ancora in alto, senza farsi "stressare" dalla Champions.
Il futuro è molto nella testa e nei piedi degli azzurri che rimarranno, se avranno ancora la voglia, la determinazione, la disponibilità al sacrificio mostrate con Spalletti.
Si va avanti e non è consentita alcuna nostalgia per l'allenatore che ha scelto di fermarsi.
Il ruolo di De Laurentiis diventa più importante, è lui il massimo traghettatore dallo scudetto al futuro.
È tutta sua la responsabilità di portare avanti un ciclo vincente.
Napoli-Sampdoria ha poco da dire. La squadra genovese è già retrocessa, la squadra azzurra potrebbe solo offrire assist a Osimhen per il trono del gol che però sembra inattaccabile (Lautaro Martinez è lontano).
Al Napoli si chiede, stasera, un'ultima dimostrazione di bel gioco, un omaggio a Spalletti che se ne va, un omaggio ai tifosi, a uno stadio pieno, a un'avventura che deve continuare.