Fabio PORTA (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo, segnalando di aver sollevato il caso del quotidiano italiano 'La Gente d'Italia' anche in un recente colloquio con l'Ambasciatore italiano a Montevideo. A suo avviso, l'esclusione di tale pubblicazione dai contributi erogati dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si configura come una vera e propria censura, che danneggia l'intera comunità italiana del continente americano.
Il Sottosegretario Giorgio SILLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), sottolineando altresì l'esigenza di incrementare gli stanziamenti a favore dell'editoria italiana all'estero.
Fabio PORTA (PD-IDP), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta del Governo, fatta eccezione per il condivisibile auspicio di un incremento delle risorse al sistema editoriale italiano all'estero, tema sul quale preannuncia l'organizzazione di una iniziativa pubblica da tenersi il 14 luglio prossimo.
Ribadendo che il parere dei rappresentanti diplomatico-consolari e del Comites locale rasenta i limiti dell'abuso, precisa che l'ampia diffusione del quotidiano 'La Gente d'Italia' è facilmente rilevabile, considerando che esso viene distribuito in allegato a un'altra pubblicazione. Evidenzia, altresì, lo spessore negli articoli pubblicati dal quotidiano, frutto del lavoro di una redazione altamente professionale e qualificata. Auspica, dunque, che il Governo non assecondi scelte palesemente sbagliate dell'autorità diplomatico-consolare e collabori con la III Commissione al fine di ripristinare la corretta applicazione della normativa vigente in materia di concessione dei contributi pubblici all'editoria italiana all'estero.
ALLEGATO 3 - TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
Come richiamato dall'On. interrogante, ai fini della concessione dei contributi alle imprese editrici all'estero, la dichiarazione del capo del competente Ufficio diplomatico-consolare è un requisito previsto dal decreto legislativo n. 70 del 2017 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 169 del 15 settembre 2017.
La dichiarazione contribuisce alle autonome valutazioni delle istanze da parte del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Al Capo dell'Ufficio diplomatico-consolare la normativa impone di valutare non soltanto la diffusione della testata presso la comunità italiana, ma anche se essa rivesta interesse per la stessa comunità.
Infatti, l'articolo 21 del decreto legislativo n. 70 del 2017, annovera tra i requisiti per l'accesso ai contributi la "trattazione di argomenti di interesse delle comunità italiane all'estero, avuto riguardo anche alla diffusione della lingua e della cultura italiana e al contributo alla promozione del sistema Italia all'estero".
Pertanto, il Capo dell'Ufficio diplomatico-consolare è tenuto per legge a esprimere una valutazione comprensiva di tutti questi aspetti.
Per quanto riguarda il parere del COMITES della circoscrizione consolare di riferimento, esso è reso in piena autonomia ai sensi dell'articolo 2 della legge 286 del 2003 e rappresenta un adempimento obbligatorio in capo allo stesso comitato.
Con riferimento al quotidiano 'La Gente d'Italia', la dichiarazione del Capo Missione dell'Ambasciata d'Italia a Montevideo del 25 febbraio 2022 pone l'accento innanzitutto sulle modalità di distribuzione della testata in Uruguay. Essa infatti viene venduta, come inserto di un altro quotidiano, modalità che rende impossibile misurarne l'effettiva diffusione tra la collettività.
In secondo luogo, senza esprimere alcun giudizio di merito sulla linea editoriale della testata, la dichiarazione sottolinea come essa riproduca in gran parte contenuti elaborati dalle maggiori agenzie o comunque già disponibili su fonti aperte, senza apportare un valore aggiunto alla collettività italiana residente.
In linea generale, la concessione di contributi finanziari non può essere garantita a ogni testata all'estero per il solo fatto di essere pubblicata in lingua italiana, né può rappresentare l'unica fonte di sostentamento per le stesse pubblicazioni. È auspicabile che tutte le testate italiane all'estero possano operare anche attraverso forme di ricordo a proventi locali.
Occorre ricordare come già nel marzo 2020, proprio perchè la 'Gente d'Italia' dipende in maniera sostanzialmente esclusiva dall'erogazione dei fondi pubblici, il Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri aveva chiesto all'Ambasciata a Montevideo di esercitare una vigilanza approfondita sulla gestione amministrativa e contabile della testata, su cui sono in corso accertamenti anche da parte delle competenti Autorità giudiziarie.
Alla luce di quanto precede, l'attestazione e le verifiche condotte dall'Autorità diplomatico-consolare risultano pertanto la linea con i criteri di accertamento delineati dalla normativa e non configurano nessuna intromissione nella linea editoriale della testata.