Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con i componenti dell’Associazione Stampa Parlamentare, i Direttori dei quotidiani e delle agenzie giornalistiche e i giornalisti accreditati presso il Quirinale per la consegna del Ventaglio da parte dell’Associazione Stampa Parlamentare

"Le terribili immagini" delle catastrofi che hanno colpito varie regioni italiane "legate alle conseguenze del cambiamento climatico", sono tali che "tante discussioni" sulle loro cause "appaiono sorprendenti.

Occorre avere la consapevolezza che siamo in ritardo", per contrastare il cambiamento climatico. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia del Ventaglio. Nelle zone alluvionate, ha detto il capo dello Stato,  "tantissime persone si sono date da fare, ragazzi e ragazze che con straordinaria forza d'animo spalavano il fango e soccorrevano chi aveva bisogno di aiuto. La forza che tiene unite le nostre comunità è questa generosa disponibilità a esserci e a fare la propria parte a sentirsi responsabili: I care, come diceva don Milani. Fare la parte propria".

Nel corso della cerimonia, di fronte ai numerosi giornalisti presenti, il presidente della Repubblica si è soffermato anche sui temi del ruolo dell'informazione, sul rapporto fra politica e magistratura, sulla guerra in Ucraina; nonché sulle migrazioni e sul Pnrr, tema per il quale ha chiesto a tutti di mettersi alla stanga,  per il carattere decisivo per il Paese che ha questo piano.

La politica e l'autonomia della magistratura

Il capo dello Stato ha spiegato che più volte è stata ricordata l'esigenza ineludibile che i vari organismi istituzionali rispettino i loro confini. "La magistratura - ha sottolineato - deve essere chiamata in piena autonomia e indipendenza secondo le norme di legge, tenendo conto che le leggi le delibera il Parlamento. Allo stesso modo va garantito il ruolo della magistratura nel giudicare". E "i ruoli non vanno confusi anche a tutela dell'ambito in cui si è titolari, nella logica della collaborazione istituzionale".

"Non esiste un contropotere giudiziario del Parlamento in conflitto con l'azione della magistratura o usato parallelamente", ha detto Mattarella, e "non sono le Camere a giudicare se norme di legge che il Parlamento ha approvato sono conformi alla Costituzione perché il compito è affidato alla Corte costituzionale. Non può esistere una giustizia costituzionale politica".

"La Costituzione è la guida del nostro agire - ha anche ricordato il presidente della Repubblica - fissando principi e valori irrinunciabili, diritti inviolabili, virtuose connessioni con l'Ue e la comunità internazionale. La Costituzione è un patrimonio comune che si è arricchito nel tempo grazie a una larga condivisione. È l'architrave dell'ordinamento giuridico che sostiene il nostro modello sociale. E continua a indicare obiettivi e un conseguente programma che trova progressiva attuazione nelle misure che governo e Parlamento assumono nell'interesse generale".

"Ciascuno faccia il proprio mestiere - ha sottolineato il capo dello Stato - e cerchi di farlo bene, auspico che questa stessa consapevolezza di fare al meglio la propria parte venga avvertita da chi ha responsabilità istituzionali".

Tutti alla stanga sul Pnrr

Sul tema del Pnrr, dal presidente della Repubblica è arrivato l'invito a tutti "a mettersi alla stanga, per usare un'altra volta espressione degasperiana". Perché "dobbiamo avvertirne tutti il carattere decisivo per l'Italia e non esserne estranei, per arrecare apporti costruttivi", ha aggiunto. "Non si tratta di una questione del governo, di questo governo o dei due governi precedenti, ma dell'Italia. Dobbiamo tener conto tutti di non esserne estranei, ma di esserne responsabili certamente in misure diverse, di dover recare apporti costruttivi. Un eventuale insuccesso o un risultato soltanto parziale non sarebbe una sconfitta del governo, ma dell'Italia. Così sarebbe visto e interpretato fuori dai nostri confini e così sarebbe nella realtà".

I migranti

"L'informazione ci ha consegnato di recente immagini di migranti tragicamente morti nel deserto o in mare. Sono immagini che feriscono le nostre coscienze. Non è pensabile che nell'animo umano ci sia un tale cinismo". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia del Ventaglio in corso al Quirinale.

L'emigrazione "è un tema che riguarda tutti i paesi, non solo l'Italia, è stato importante l'evento promosso dal governo sui flussi migratori e di rilevo l'intento di condividere le riflessioni, affinché la comunità internazionale lo affronti come tema globale, servono soluzioni condivise". Ed "è importante aver conseguito il coinvolgimento dell'Ue sulla migrazione. Testimoniato dalla presenza della presidente della Commissione europea negli incontri nei Paesi di origine e transito. È un risultato di grande importanza".

"I numeri dell'emigrazione e le percentuali di incremento e decremento non possono rappresentare un paravento, dietro ci sono persone, le vite, speranze, un futuro che sovente vinee cancellato. Non si può rimuovere questa realtà ignorandola".

Un nuovo assetto del multilateralismo

L'aggressione della Russia all'Ucraina, ha evidenziato "l'esigenza di un più efficace assetto del multilateralismo", ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricordando i forti cambiamenti degli assetti statuali, politici ed economici dal 1945 ad oggi ed ha concluso: "Tutto questo richiede nuove architetture nella comunità internazionale".

Riflettendo poi sul golpe in corso nel Niger, il presidente ha detto che "siamo sollecitati dal colpo di Stato odierno in un altro Paese subsahariano, in una regione che, insieme ad alcuni gravi rifiuti delle iniziative dell'Onu, vede l'inquietante e diffusa presenza della compagnia Wagner. Queste ovvie considerazioni sono tutt'altro che estranee alla nostra condizione sociale, economica e politica, ma la influenzano e la influenzeranno sempre di più. Richiedono quindi riflessioni politiche adeguate, che si alzi lo sguardo e si ampli l'orizzonte delle iniziative".

 

Il ruolo dell'informazione

"Il tema dell'informazione è legato alla libertà, la democrazia si nutre della libertà di parola e di espressione", ha detto Mattarella parlando ai giornalisti presenti alla cerimonia di consegna del Ventaglio.  E "all'informazione libera e indipendente che ogni giorno in ogni luogo illumina le zone d'ombra, le istituzioni devono riconoscimento e tutela massima, perché l'informazione libera e indipendente è l'antidoto alla disinformazione".

Il presidente della Repubblica ha sottolineato che "il Contratto dei giornalisti è il primo elemento di tutela della categoria. Il compito dei giornalisti, certificatori del nesso tra fatti e la loro rappresentazione, è quello di contribuire in questo modo alla democrazia, un compito affidato alla professionalità e alla deontologia di ciascun giornalista. Sarebbe contraddittorio affidare a un organismo terzo questa certificazione".  Nel suo discorso, il capo dello Stato ha rivolto un pensiero anche "ai molti inviati uccisi nella guerra in Ucraina".

"L'autenticità dell'informazione è affidata, dalle leggi, alla professionalità e alla deontologia di ciascun giornalista. Sarebbe fuorviante - e contraddittorio con le stesse disposizioni costituzionali - immaginare che organismi terzi possano ricevere incarico di certificatori della liceità dei flussi informativi".