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Cala la crescita in Italia: nel secondo trimestre del 2023 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (quando era cresciuto dello 0,6%) ed è aumentato dello 0,6% in termini tendenziali.

Lo comunica l'Istat diffondendo la stima preliminare. "Alla discontinuità dell'andamento congiunturale nel secondo trimestre - commenta l'Istituto di statistica - fa fronte l'evoluzione positiva del Pil in termini tendenziali in misura dello 0,6%, che rappresenta la decima crescita trimestrale consecutiva".

Alla luce dei dati del secondo trimestre, la crescita acquisita del Pil per il 2023 (ovvero la variazione che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno) è pari allo 0,8%. Lo comunica l'Istat diffondendo la stima preliminare del Pil. "In termini di variazione acquisita, per il 2023 la crescita si attesta nel secondo trimestre allo 0,8%, in leggera discesa - precisa l'Istituto di statistica - rispetto al valore del primo trimestre, che era stato pari allo 0,9%".

Risale il Pil nell'Eurozona, +0,3% nel secondo trimestre

Nel secondo trimestre del 2023, il Pil nell'Eurozona è aumentato dello 0,3% ed è rimasto stabile nell'insieme dei ventisette Paesi dell'Unione europea, rispetto al trimestre precedente. E' quanto rileva Eurostat nella sua prima stima flash. Nel primo trimestre del 2023 l'Eurozona aveva fatto registrare una crescita zero, mentre il Pil era aumentato dello 0,2% nell'Ue. Su base annua, rispetto al secondo trimestre del 2022, il Pil fa registrare un aumento rispettivamente dello 0,6 e dello 0,5% nelle due aree, restando in territorio positivo dopo il +1,1% registrato nel primo trimestre.

L'inflazione scende ancora nell'Eurozona, a luglio al 5,3%

Prosegue il rallentamento dell'inflazione nell'Eurozona. A luglio è prevista al 5,3%, in calo rispetto al 5,5% registrato a giugno. E' quanto riferisce Eurostat nella sua prima stima flash. Analizzando le principali componenti, l'istituto europeo di statistica prevede che alimentari, alcol e tabacco registreranno il tasso annuo più elevato a luglio (10,8%, rispetto all'11,6% di giugno), seguiti dai servizi (5,6%, rispetto al 5,4% di giugno), beni industriali non energetici (5,0%, rispetto al 5,5% di giugno) ed energia (-6,1%, rispetto al -5,6% di giugno).