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I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto due droni diretti verso Mosca.

Lo ha annunciato il sindaco Sergey Sobyanin citato dalla Tass. "Due droni hanno tentato di sorvolare la città - ha scritto su Telegram - Entrambi sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, uno nella zona di Domodedovo e un altro vicino all'autostrada di Minskoe. Non si registrano feriti".

Anche il ministero della Difesa russo ha confermato la notizia. "Nella notte - spiega una nota - è stato sventato il tentativo del regime di Kiev di compiere un attacco terroristico con velivoli senza pilota sul territorio della regione di Mosca. Due droni sono stati abbattuti dal sistema anti-aereo" senza causare vittime o danni.

Esplosioni sono state udite questa mattina nel distretto di Dzhankoy, nella Crimea annessa: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita canali Telegram locali. Poco prima era scattato un allarme aereo e il traffico sul ponte di Crimea era stato temporaneamente bloccato.

Un ragazzo di 18 anni è morto in seguito ai bombardamenti russi della notte scorsa nell'area di Nikopol, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare della regione di Dnipropetrovsk, Sergiy Lysak, come riporta Ukrinform. "Notte tragica... L'aggressore ha bombardato Nikopolshchyna tre volte. Ha diretto l'artiglieria pesante contro la stessa Nikopol e la comunità di Marganets. Morto un ragazzo di 18 anni. Altre tre persone sono rimaste ferite: uomini di 21, 35 e 44 anni. Hanno ferite da mine esplosive e ferite da schegge", ha scritto Lysak.

Esplosione in un deposito di fuochi d'artificio vicino a Mosca, 45 feriti

E' salito ad almeno 45 feriti il bilancio dell'esplosione avvenuta questa mattina in un deposito di fuochi d'artificio situato all'interno dell'impianto ottico-meccanico di Zagorsk, nella cittadina di Sergiev Posad alle porte di Mosca: lo rende noto su Telegram l'amministrazione municipale locale, come riporta la Tass. Attualmente sei persone sono ricoverate in terapia intensiva.
Secondo il canale Telegram 112, l'esplosione nel deposito sarebbe stata provocata da un drone secondo informazioni preliminari. Secondo il servizio di emergenza russo l'esplosione è stata provocata da un "fattore umano". Il servizio di emergenza ha indicato che l'esplosione è avvenuta a causa di un'interruzione dei processi tecnologici, riporta Ria Novosti.

"L'esplosione si è verificata sul territorio dell'impianto ottico-meccanico di Zagorsk, nella zona della caldaia. L'onda d'urto ha fatto saltare le finestre di diverse case", ha dichiarato una fonte del servizio di emergenze, aggiungendo che secondo le informazioni preliminari l'esplosione non è stata provocata da un drone. Le autorità hanno annunciato l'evacuazione totale dell'impianto. L'impianto ottico-meccanico di Zagorsk è uno dei principali sviluppatori e produttori di dispositivi ottici e optoelettronici per le forze dell'ordine, l'industria e la sanità.

Mosca: rischio di escalation dal sostegno occidentale a Kiev

"La disponibilità dell'Occidente a investire in Ucraina una parte significativa delle sue risorse disponibili per ribaltare a suo favore la situazione sul campo di battaglia crea seri rischi di un'ulteriore escalation del conflitto": lo ha affermato il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, ripreso dalla Tass.
"Dal febbraio dello scorso anno, l'Ucraina ha ricevuto centinaia di carri armati, oltre 4.000 veicoli da combattimento corazzati e veicoli blindati, oltre 1.100 pezzi d'artiglieria e decine di sistemi missilistici multipli avanzati e sistemi missilistici terra-aria di fabbricazione occidentale", ha detto il ministro della Difesa della Russia, le cui truppe hanno invaso l'Ucraina provocando una guerra in cui sono morte decine di migliaia di persone.

La Polonia invia altre 2000 truppe al confine con Bielorussia

La Polonia dispiegherà 2.000 truppe aggiuntive al confine con la Bielorussia. Lo rendono noto fonti ministeriali di Varsavia.

360.000 soldati vicino ai confini di Russia e Bielorussia

Il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu ha dichiarato che circa 360.000 militari, comprese le forze armate dei Paesi dell'Europa orientale, sarebbero "di stanza nelle immediate vicinanze dei confini dello Stato dell'Unione", cioè dell'organismo che include Russia e Bielorussia. "Tenendo conto delle forze armate degli Stati dell'Europa orientale, circa 360.000 militari, 8.000 pezzi di armatura, 6.000 sistemi di artiglieria e mortai e 650 aerei ed elicotteri sono dispiegati in prossimità dei confini dello Stato dell'Unione", ha dichiarato il capo della difesa.

I numeri dell'attacco a Pokrovsk

E' salito a 9 il numero delle vittime del duplice attacco russo di ieri a Pokrovsk nella regione di Donetsk. Lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel consueto videomessaggio serale. I feriti sono 82, tra cui due bambini di cui uno in gravi condizioni. "Si chiama Nikita, ha solo 11 anni", ha detto Zelensky, confermando che il secondo attacco è avvenuto quando i soccorsi per il primo erano già cominciati. "Questo è un atto deliberato dei terroristi per causare il maggior dolore, il maggior danno. La Russia si assumerà la massima responsabilità per questo, devono esserci sentenze contro i terroristi", ha aggiunto.

Kiev, 'finora liberati 40.000 chilometri quadrati di territorio'

Gli ucraini hanno liberato più di 40.000 chilometri quadrati di territorio dall'inizio dell'invasione russa: lo ha reso noto la Direzione della comunicazione strategica delle forze armate di Kiev (StratCom), come riporta Rbc-Ucraina. "Le Forze di Difesa ucraine hanno recuperato oltre 40.000 chilometri quadrati di territorio ucraino dal 24 febbraio 2022", si legge in un comunicato. StratCom sottolinea che si tratta di una superficie superiore al territorio della Moldavia ed equivale a circa 15 città delle dimensioni di Mosca. Ad oggi le forze ucraine hanno riconquistato fino a 10 insediamenti nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia e hanno fatto progressi anche nelle aree occupate dalla Russia nel 2014.