Roberto Mancini si e' dimesso da ct della nazionale italiana di calcio.
"Le dimissioni da ct della nazionale sono state una mia scelta personale". Lo scrive Roberto Mancini, dopo l'addio all'azzurro, con un post su Instagram. "Ringrazio il presidente federale, Gabriele Gravina, per la fiducia, insieme a tutti i membri della Figc. Saluto e ringrazio tutti i miei giocatori e tifosi che mi hanno accompagnato in questi 5 anni. Porterò sempre nel cuore la straordinaria vittoria dell'Europeo 2020".
Era stata la Figc a pubblicare sul sito ufficiale l'annuncio delle dimissioni del commissario tecnico.
"La Federazione italiana giuoco calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata", si afferma. "Si conclude, quindi, una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra - prosegue la nota -. Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a Uefa 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la Figc comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo ct della Nazionale".
Ai successi ricordati dal comunicato della Federazione va aggiunta, per una panoramica completa, la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar, neo più grosso della gestione del tecnico marchigiano.
Adesso parte il toto-nome per chi erediterà la panchina: da Conte a Spalletti, sono molte le ipotesi.
Antonio Conte, Luciano Spalletti. Arrivano a sorpresa le dimissioni di Roberto Mancini da commissario tecnico della nazionale, e parte il totonome per il successore.
La Figc è già al lavoro per definire nei prossimi giorni il nuovo allenatore degli azzurri, e viene naturale l'accostamento con i due tecnici attualmente liberi: Conte ha già allenato l'Italia tra il 2014 e il 2016, e a marzo scorso ha risolto il contratto che lo legava al Tottenham; Spalletti invece ha salutato il Napoli dopo aver vinto lo scudetto, ma ha più volte ribadito di non voler intendere questo periodo come anno sabbatico.
Ma la lista dei potenziali ct non si ferma alle due candidatura forti: nel totonome, fanno capolino anche quelli di Fabio Cannavaro, campione del mondo 2006 con una carriera da allenatore soprattutto in Cina e una breve esperienza al Benevento in B lo scorso anno, e Daniele De Rossi, collaboratore di Mancini, anche lui protagonista di una breve e negativa esperienza da allenatore Spal. Si rincorrono poi addirittura voci, alimentate dai social, di un possibile accordo Figc-Juventus per portare Allegri in azzurro.
Abodi: "Dispiaciuto e perplesso"
"Sono dispiaciuto e perplesso, è una decisione che arriva a sorpresa a Ferragosto: tutto molto strano".
Al telefono con l'ANSA, il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, commenta stupito ("L'ho saputo dai media"), le dimissioni improvvise di Roberto Mancini da commissario tecnico della nazionale.
"Tra l'altro - aggiunge il ministro - mi viene da pensare: le nomine dello staff tecnico azzurro annunciate recentemente erano state concordate con lui o no?".