Cinquanta secondi per cancellare un silenzio lungo quasi trent'anni. Il Consigliere di Ambasciata Cristiano Musillo ufficialmente è il Console Generale di Miami (dal 9 agosto scorso). Una decina di giorni però durante i quali ha già portato, finalmente, una ventata nuova, in un 'palazzo' da tempo cristallizzato e lontano dalle reali esigenze della vasta comunità italiana di Miami, della Florida e di tutta la circoscrizione che controlla.
Sono bastati cinquanta secondi al Console Musillo per dare il via al suo mandato in maniera diversa, nuova e vicina alla realtà quotidiana. Un breve messaggio video, registrato davanti alle bandiere degli Stati Uniti, dell'Italia e della Unione Europea, dedicato a quegli studenti che hanno appena iniziato il nuovo anno scolastico e che tra le loro materie avranno anche la lingua italiana.
Una maniera, nuova, simpatica, efficace, per farsi sentire subito uno di noi, come mai era successo prima. "Care ragazzi, cari ragazzi - questo il testo dei 50 secondi del Console - è con immenso piacere che vi rivolgo un grande grande in bocca al lupo per l'anno scolastico che state per iniziare. Avete fatto una scelta importante, studiare l'italiano significa entrare nel meraviglioso mondo del vivere all'italiana. Un grazie particolare va ai professori, ai presidi e alle famiglie che vi accompagnano in questo meraviglioso viaggio. L'italiano è la lingua dell'arte, della musica, del cinema, della moda, come la lingua della scienza, dell'industria e della innovazione. La lingua dei grandi valori che abbiamo in comune con gli Stati Uniti. L'Italia conta su di voi. Buon anno".
Parole semplici, come quelle che qualsiasi genitore avrebbe potuto dire ai propri figli, ma che finora non si erano mai sentite pronunciare dalle stanze di Ponce de Leon. Una maniera diversa per dire alla fine che anche il Console è un italiano, come tutti quelli che stanno dall'altra parte degli uffici di Ponce de Leon. Un inizio che riempie di speranze la vasta comunità nostrana di questa parte degli Stati Uniti, circa 35.0000 connazionali (e anche un po' al di fuori dei confini USA) che finora dai Consoli di Miami non aveva avuto troppo.
Ma finalmente al Consolato di Miami (che si sta avvicinando ai trent'anni, è stato creato nel 1992), non è arrivato un 'titolare' a fine carriera, in attesa solo della pensione, più o meno dorata, come spesso si è visto da queste parti, ma un giovane. Musillo ha 46 anni ed è al suo primo incarico da Console, che sicuramente non ha intenzione di adagiarsi sui percorsi tracciati dai predecessori.Cinquanta secondi certo sono pochi per potere definire un programma, ma possono sicuramente farci capire quali sono le intenzioni del nuovo Console.
C'è tanto lavoro da fare a Miami. Ci sono problemi che accomunano tutti i Consolati italiani nel mondo, a cominciare da quello dei passaporti, delle prenotazioni online che non funzionano mai, o quando lo fanno si tratta di una attesa lunga almeno sei mesi. C'è una realtà oggettivamente complessa, ma che finora, a Miami si è sempre preferito insabbiare, occultare, anche quella più evidente: questa è stata la politica, perdente, di chi ha preceduto il dottor Musillo.
Ora c'è bisogno di una presenza più incisiva del Consolato e del suo Console, ma anche lontana dai vecchi schemi e dal solito entourage che si affiancava a ogni Console al suo arrivo. C'è bisogna di aria nuova. Ed quello che che si attende dal Console Musillo: e se, come si diceva una volta, il buongiorno si vede dal mattino, anche Miami, attraverso l'attività del Consolato, in tutti i settori, può non solo sperare, ma ambire a trasformarsi in un punto di riferimento nella carta geografica italiana fuori dall'Italia.
Nato a Lecce il 5 aprile 1972, Cristiano Musillo, dal 2014 Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, ha frequentato la Università di Firenze dove si è laureato in Scienze politiche il 29 aprile 1996. Già nel 2000, in seguito a un concorso, la nomina a Segretario di legazione in prova nella carriera diplomatica. Successivamente il corso di formazione professionale all'Istituto Diplomatico, quindi nel 2001 è stato nominato Segretario di legazione.
Nell'ottobre dello steso anno l'ingresso nella Direzione generale Paesi Asia, Oceania, Pacifico e Antartide, quindi dal 10 giugno 2002 reggente al Consolato di Recife in Brasile. Dal 2004 Secondo segretario a Sofia, in Bulgaria, e Primo segretario alla fine dello stesso anno.
Poi dal settembre 2008 al Servizio Stampa e Informazione, per tornare in Brasile nel 2011 all'Ambasciata di Brasilia come Consigliere commerciale. Durante il suo ultimo incarico, alla Direzione generale per la promozione del sistema Paese, ha curato il settore culturale e industriale, in particolare per i settori design, moda, editoria e gastronomia. E adesso Miami. C'è tanto da fare, buon lavoro.
(di Roberto Zanni)