Tutto ha inizio alle quattro di notte quando dalle abili mani degli abitanti di Civitella Alfedena (L’Aquila) si inizia a lavorare sapientemente la pasta. Poi il “rito” dello “sbattuto” e quindi la Festa della “Scurpella” può iniziare. Così prende vita uno degli eventi più sentiti da tutti i civitellesi e dai tanti turisti che in questi giorni stanno villeggiando nel grazioso borgo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
La Scurpella è il fritto della tradizione civitellese, il quale viene preparato nei giorni di ricorrenza della vita come la nascita, il fidanzamento oppure il matrimonio. La sua forma ha un duplice augurio: fortuna e prosperità. E' un fritto composto da ingredienti semplici e ciò che desta più curiosità è la sua elaborata preparazione totalmente fatta a mano. Infatti l'impasto va sollevato e “sbattuto” all'interno della “msella” di legno (spianatoia con bordi alti), per più di 45 minuti, per far si che l'impasto prenda aria e si asciughi attraverso vari passaggi diversi tra loro, che possono essere svolti solo ed esclusivamente da due persone poste ai lati della spianatoia.
La festa, seguita da una folla di turisti e da tutti gli abitanti, è stata accompagnata dal corteo delle donne in costume tipico civitellese, ognuno rigorosamente cucito a mano, e da balli e musica popolare abruzzese. Questa festa, sentita da tutto il paese, riesce a proiettare ogni anno Civitella Alfedena e i suoi turisti, in un ambiente lontano dal caos dalla quotidianità e vicino, invece, alla vita rurale di tanto tempo fa. Un tuffo nel passato che a Civitella Alfedena diventa una tradizione da tramandare al futuro.