NAPOLI – “Era successo in maniera imponente con la morte di Raffaele Cutolo e poi, ad esempio, anche dopo quella di Pupetta Maresca. Accade ogni volta oppure restiamo sempre sconcertati ed anche meravigliati, forse perché, anche ingenuamente, crediamo che nel frattempo qualcosa sia cambiato. E’ cambiato davvero molto poco, almeno per quanto riguarda la parte insana della società e nella zona grigia“. Queste le parole del deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli a cui diversi utenti hanno segnalato i post a favore del boss Messina Denaro. Tra quelli riportati nella nota del parlamentare “Sei stato grande” o “Riposa in pace boss”.
“Siamo sempre più convinti – aggiunge Borrelli – che sia urgente introdurre il reato di apologia di mafia e camorra perché un certo modo di pensare e di dire non solo va sradicato ma anche punito. Per lo stesso discorso da tempo ci battiamo contro il fenomeno di fiction e film incentrati sulla criminalità dove questa viene innalzata a regina della società. Non chiediamo certo di arrivare alla censura ma sicuramente occorre mettere un freno a questo bombardamento continuo ed osceno di prodotti e scene di violenza e crimine che hanno, senza alcun dubbio, influenza sulle menti giovani ma anche meno giovani”. Per Borrelli è certo che “chi è un bravo ragazzo non si mette a fare le rapine perché ha visto un episodio di una fiction che parla di mala”, ma è altrettanto certo che “questi prodotti hanno un’influenza estetica su coloro che hanno già intrapreso o stanno per intraprendere la vita di strada”.
“Il modo di impugnare la pistola, di rispondere a tono ad un avversario, di approcciarsi ai più deboli, il desiderio sempre più ossessivo di danaro, lusso e potere. Sono questi – conclude – gli aspetti su cui hanno effetto certi fenomeni televisivi e mediatici che, quindi, rendono vano ogni tentativo di rieducazione e redenzione”.