Il governo del Costa Rica dichiarerà nei prossimi giorni lo stato di emergenza nazionale a causa dell'arrivo massiccio di migranti che attraversano la nazione con l'intenzione di raggiungere gli Stati Uniti: lo ha dichiarato in conferenza stampa il presidente Rodrigo Chaves, per il quale il continente "sta vivendo una crisi migratoria" e il numero di persone che arrivano nel suo Paese "supera la capacità istituzionale" di prendersene cura.
La dichiarazione di emergenza consentirebbe di destinare maggiori fondi alle istituzioni competenti per affrontare il fenomeno migratorio.
Secondo i dati ufficiali, finora nel mese di settembre almeno 60.000 migranti sono entrati attraverso Paso Canoas, al confine con Panama, per proseguire verso gli Usa.
La crisi dei migranti si somma a quella rappresentata dall'aumento degli indici di violenza nello Stato centroamericano: secondo Robert Alter, direttore degli Affari antidroga presso l'ambasciata americana a San José, il Costa Rica sta diventando "il Paese preferito dei narcos", grazie all'elevato traffico di cocaina, usata anche per il pagamento dei cartelli locali.
Un fenomeno che, secondo l'esperto, si converte in un "motore di omicidi".