(foto archivio)

Il prossimo anno si svolgeranno in Venezuela le elezioni presidenziali. Pochi giorni fa governo e opposizione hanno raggiunto un accordo nel corso di un negoziato svoltosi presso le isole Barbados sotto l'egida della Norvegia.

Domenica scorsa oltre due milioni di persone, in Venezuela e in 28 Paesi nel mondo, hanno partecipato alle primarie per eleggere il candidato alle presidenziali previste per il secondo semestre del 2024.  Un importante segnale di partecipazione ed un esercizio di democrazia che fa ben sperare quanti in questi anni hanno lavorato per la ripresa del dialogo ed il pieno rispetto dei diritti civili e politici nel Paese sudamericano.

Mi sono recato al seggio allestito a Roma per confermare agli amici venezuelani i miei sentimenti di amicizia verso questo popolo così vicino all'Italia anche in ragione di una straordinaria e storica presenza nel Paese, insieme all'auspicio affinché le prossime elezioni siano aperte a tutti i candidati e soprattutto corrette e trasparenti, con la presenza di osservatori internazionali, così come concordato a Barbados nel negoziato tra maggioranza e opposizione. L'allentamento dell'embargo da parte degli Stati Uniti e la liberazione di alcuni detenuti politici sono anch'essi segnali positivi verso la ripresa del percorso democratico e il ristabilimento di positive relazioni internazionali. Speriamo che sia seguito da ulteriori passi concreti in questa direzione