Israele, razzi di Hezbollah cadono in Siria, raid sulle infrastrutture nel Libano
"Ieri, i terroristi Hezbollah hanno tentato di lanciare razzi verso il territorio israeliano. I razzi sono caduti in Siria. Nella notte i jet israeliani hanno risposto colpendo infrastrutture militari di Hezbollah in Libano". Lo riferisce l'esercito israeliano.
Israele, colpiti 150 obiettivi di Hamas nel nord di Gaza
Sono stati circa 150 gli obiettivi sotterranei, tunnel compresi, colpiti dall'aviazione israeliana la scorsa notte nel nord della Striscia Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati uccisi diversi terroristi.
Hamas, niente trattativa dopo i raid israeliani
"C'erano negoziati e anche sforzi politici per arrivare a una intesa" sul cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri, ma "dopo gli ultimi raid di Israele su Gaza" non ci sono più colloqui. Lo afferma il portavoce di Hamas Osama Hamdan, citato da al Jazeera.
Poche ore prima, l'agenzia russa Tass - citando la palestinese Maan - informava che Hamas vorrebbe una tregua di qualche giorno e chiede il rilascio dei suoi sostenitori nelle carceri israeliane in cambio di 100 ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza.
L'ambasciata Usa chiede agli americani di lasciare il Libano
L'ambasciata americana a Beirut invita i connazionali a "lasciare immediatamente il Paese". "Il Dipartimento di Stato raccomanda
che i cittadini statunitensi in Libano partano adesso, mentre i voli commerciali restano disponibili, a causa dell'imprevedibile situazione della sicurezza", si legge in un comunicato pubblicato sul sito della missione diplomatica americana.
"Dovreste avere un piano d'azione per le situazioni di crisi che non faccia affidamento sull'assistenza del governo degli Stati Uniti. Il momento migliore per lasciare un Paese è, se possibile, prima di una crisi. Le evacuazioni di civili da un paese straniero assistite dai militari statunitensi sono rare - prosegue la nota -. Non vi è alcuna garanzia che il governo degli Stati Uniti evacuerà i privati cittadini statunitensi e
i loro familiari in una situazione di crisi. Nel caso in cui si verifichi un'evacuazione assistita dall'esercito americano, il nostro obiettivo sarà quello di aiutare i cittadini statunitensi".
Tajani: "Abbiamo contattato un italiano a Gaza, sta bene"
"Il nostro Consolato a Gerusalemme sta facendo di tutto per contattare i nostri (connazionali) che sono nella Striscia di Gaza e purtroppo le comunicazioni sono interrotte, ma poco fa il Consolato è riuscito a raggiungere una delle persone, che ha inviato un messaggio positivo": lo ha detto al Tg1 il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Il contesto è molto complicato... è la priorità del governo seguire gli italiani che sono lì - ha aggiunto -. Continuiamo a monitorare la situazione minuto per minuto... è arrivato questo messaggio positivo dal nostro Console a Gerusalemme".
Esercito Israele uccide comandante forze navali di Hamas
L'esercito israeliano ha ucciso il comandante delle Forze navali di Hamas della Brigata di Gaza city Ratib Abu Tzahiban. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui Tzahiban ha organizzato e comandato il tentativo di infiltrazione in Israele dello scorso 24 ottobre. La Marina - ha aggiunto il portavoce - sta fornendo sostegno alle forze terrestri impegnate fino ad ora all'interno di Gaza per l'incursione cominciata ieri sera.
Israele: operiamo ancora a Gaza, nessuna perdita
''Le nostre forze di terra si trovano ancora sul terreno e portano avanti la guerra'': lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. ''La notte scorsa sono entrate nel nord della Striscia e hanno esteso le attivita' di terra. A questa operazione partecipano unita' di fanteria, dei carristi, del genio e dell'artiglieria, sostenuti da un forte volume di fuoco''. Israele, ha proseguito Hagari, continua con ''bombardamenti massicci'' a Gaza che hanno portato anche alla uccisione di esponenti di primo piano dell'ala militare di Hamas, fra cui il capo della unita' aerea ''che ha avuto un ruolo centrale nel massacro del 7 ottobre''.
Tajani: "I 14 italiani non corrono alcun rischio ora"
"I14 italiani che sono nella Striscia, sono tutti sotto la Linea Rossa... sono tutti salvi, non ci sono combattimenti, non ci sono rischi in questo momento": lo ha detto al Tg2 il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, collegato dall'Unità di Crisi della Farnesina.
Israele ha informato Usa su obiettivi blitz in corso a Gaza
Il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant ha informato il suo omologo statunitense Lloyd Austin sugli obiettivi del massiccio blitz dell'esercito dentro la Striscia. Lo ha sostenuto il sito Ynet secondo cui dopo aver avuto una informati generale sull'operazione Austin ha chiesto a Gallant di "evitare di colpire persone non coinvolte e di non causare danni agli innocenti". Austin ha anche chiesto che Israele acconsenta all'aumento degli aiuti umanitari dal valico di Rafah per la popolazione di Gaza. Gallant - secondo Ynet - ha accettato "in linea di principio" entrambe le richieste avanzate da Austin.
Lavrov, 'in Medio Oriente si rischia una grande guerra'
Qualsiasi conflitto in corso nel continente eurasiatico può trasformarsi in una grande guerra: lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, all'agenzia di stampa bielorussa BelTA. "Penso che i conflitti siano tutti pericolosi a modo loro. Ognuno di loro può scatenare una grande guerra. Mi riferisco in particolare a ciò che sta accadendo in Medio Oriente", ha affermato il capo della
diplomazia russa.
Distruggere la Striscia di Gaza o espellere due milioni di residenti dall'enclave palestinese rischia di provocare "una crisi che potrebbe durare decenni, se non secoli", ha aggiunto, riporta la Tass.
Hamas riceve una lista di ostaggi russi 'Pronti a rilasciarli'
Hamas ha ricevuto dal ministero degli Esteri di Mosca una lista di russi che potrebbero essere tra gli ostaggi portati a Gaza, li sta cercando ed è pronto a rilasciarli. Lo ha dichiarato a Ria Novosti Musa Abu Marzouk, membro responsabile delle relazioni con l'estero del gruppo islamista.
"Da parte russa abbiamo ricevuto una lista di cittadini che hanno la doppia cittadinanza. Siamo molto attenti a questa lista e la gestiremo con attenzione perché guardiamo alla Russia come al nostro più caro amico", ha dichiarato. Secondo Marzouk, la
lista contiene in totale otto nomi che Hamas sta trattando "come ospiti" e ha aggiunto che "non appena li troveremo li rilasceremo".
Schlein, 'Un errore che all'Onu l'Italia non abbia votato per la tregua'
"Penso che sia stato un errore per l'Italia non sostenere la risoluzione dell'Onu su una tregua umanitaria.
Bene hanno fatto Francia, Spagna, Portogallo a votare a favore. Chiamatela tregua, chiamatelo cessate il fuoco umanitario, chiamatela pausa umanitaria, basta che si fermi questa strage di civili. La preoccupazione è enorme, non possiamo assistere a una strage di civili".
Lo ha detto ai cronisti la segretaria del Pd, arrivando all'Assemblea di Azione.
Oltre 7.700 morti a Gaza, secondo il ministero della Sanità di Hamas
Secondo il ministero della Sanità di Hamas, sono ad oggi 7.703 le persone uccise a Gaza dall'inizio di questa fase del conflitto con Israele, avvenuto lo scorso 7 ottobre.
Meloni: 'Speriamo che sugli ostaggi ci siano novità'. E difende il voto all'Onu
Sulla liberazione degli ostaggi trattenuti a Gaza "speriamo ci possano essere novità, che a un certo punto pareva ci fossero. Novità che sarebbero molto importanti per arrivare a una de-escalation".
Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa ad Acqualagna, sottolineando che è "un lavoro certosino che conduciamo con grande responsabilità e equilibrio anche rispetto al nostro ruolo nel Consiglio europeo e all'Onu".
L'Italia si astiene sulla risoluzione Onu per una tregua a Gaza, piovono critiche dalle opposizioni.
"Era la più equilibrata fra le posizioni possibili, rispetto all'obiettivo di impedire un'escalation del conflitto. Non a caso è stata la posizione della gran parte dei Paesi del Consiglio europeo, dei Paesi europei e di quelli del G7", dice la premier Giorgia Meloni.
Il testo della risoluzione "non era accettabile - spiega il ministro degli Esteri Antonio Tajani - perché non c'era la condanna esplicita di Hamas e non c'era una tutela nel testo della possibilità di Israele di difendersi". La posizione dell'Italia era stata già spiegata dall'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente italiano all'Onu: "Manca la condanna degli attacchi di Hamas, manca il riconoscimento del diritto di difendersi di ogni Stato sotto attacco, in questo caso Israele, e non menziona la richiesta del rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi del 7 ottobre".
Hamas, 'Israele esita ad invadere Gaza perché ha paura'
"L'esitazione di Israele di fronte all'invasione di terra di Gaza dimostra uno stato di confusione e paura": lo ha affermato un dirigente di Hamas, Izzat al-Reshek, citato dall'agenzia di stampa Shehab, vicina a Hamas. "La resistenza è pronta allo scontro", ha aggiunto al-Reshek, denunciando poi che la privazione di acqua, combustibile e corrente elettrica imposta alla popolazione di Gaza da Israele "è un crimine di guerra".
Erdogan: 'Israele criminale di guerra, Occidente responsabile'
Recep Tayyp Erdogan si scaglia contro l'Occidente: "E' il principale responsabile del massacro" a Gaza ad opera dell'esercito israeliano, ha detto il presidente turco alla manifestazione in favore dei palestinesi a Istanbul, che ha richiamato in piazza centinaia di migliaia di persone. Erdogan - secondo quanto riporta la Tass - ha poi annunciato che il suo Paese sta lavorando per dichiarare Israele "criminale di guerra".
Israele: "Gaza City è diventata un campo di battaglia"
La regione di Gaza City "è diventata un campo di battaglia. I rifugi nel nord e nell'intero governatorato di Gaza City non sono sicuri". E' l'avvertimento lanciato dall'esercito israeliano ai civili palestinesi attraverso dei volantini, in cui si chiede ai residenti di "andarsene immediatamente" verso sud. "Bisogna partire subito verso le zone a sud del Wadi Gaza", il fiume che attraversa il territorio da est a ovest".
Israele richiama l'ambasciatore dalla Turchia
Il ministro degli esteri Eli Cohen ha ordinato il rientro dei diplomatici israeliani dalla Turchia "alla luce delle dure dichiarazioni della Turchia" stessa sulla guerra a Gaza.
Hamas: Israele liberi i detenuti palestinesi in cambio degli ostaggi
Hamas chiede il rilascio dei detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani. "ll prezzo da pagare per il gran numero di ostaggi nemici nelle nostre mani è svuotare le carceri di tutti i detenuti palestinesi", ha detto il portavoce di Hamas, Abu Obeida, su Telegram.
'Gaza campo di battaglia'. Volantini ai civili palestinesi: 'Andate a sud'
La regione di Gaza City "è diventata un campo di battaglia. I rifugi nel nord e nell'intero governatorato di Gaza City non sono sicuri". E' l'avvertimento lanciato dall'esercito israeliano ai civili palestinesi attraverso dei volantini, in cui si chiede ai residenti di "andarsene immediatamente" verso sud. "Bisogna partire subito verso le zone a sud del Wadi Gaza", il fiume che attraversa il territorio da est a ovest". "Gli obiettivi di questa guerra richiedono una operazione di terra". Lo ha detto il capo di stato maggiore Herzi Halevi secondo cui "i migliori soldati stanno operando adesso a Gaza". 'Il nemico ha molte centinaia di morti'': lo ha detto il capo di stato maggiore, gen. Herzi Halevi.
Hamas, 'accordo sui rapiti era vicino, Israele ha esitato'
Hamas ha dichiarato che "si sono svolti contatti sulla questione dei prigionieri e c'era la possibilità di raggiungere un accordo, ma il nemico ha temporeggiato". Lo sostiene il portavoce delle Brigate Al-Qassam, Abu Oberida, ribadendo che "finora" i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza "hanno ucciso 50 prigionieri". Hamas chiede il rilascio dei detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani. "ll prezzo da pagare per il gran numero di ostaggi nemici nelle nostre mani è svuotare le carceri di tutti i detenuti palestinesi", ha detto il portavoce di Hamas, Abu Obeida, su Telegram.
Netanyahu: 'Ogni opzione possibile per gli ostaggi'
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha assicurato alle famiglie degli ostaggi, nell'incontro di oggi, che "continuerà a fare ogni possibile tentativo per riportarli a casa". "Questo sforzo per riportarli a casa non solo continua, ma cresce di giorno in giorno", ha detto, citato dai media, aggiungendo che sarà tentata "ogni opzione possibile per riportarli a casa". "Questo - ha proseguito - è parte integrale degli obiettivi dell'operazione, non è retorica".
Netanyahu: 'E' il momento della verità: vincere o cessare di esistere'
"E'il momento della verità: vincere o cessare di esistere". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un discorso alla nazione. "La guerra dentro Gaza sarà dura e lunga - ha aggiunto -, sarà la nostra seconda guerra di indipendenza. Vogliamo restituire agli assassini quello che hanno fatto" "Siamo entrati a Gaza in maniera ponderata nella preoccupazione per la sorte dei nostri soldati". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nel discorso alla nazione. "Siamo entrati nell'avamposto della cattiveria: il nostro obiettivo - ha aggiunto - è demolire Hamas e riportare indietro gli ostaggi".
Hamas: "Pronti ad accordo immediato per lo scambio di prigionieri"
"Siamo pronti a un accordo immediato per rilasciare tutti gli ostaggi in cambio di tutti i prigionieri". Lo ha detto il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar.
Israele respinge Hamas su ostaggi, "è terrorismo psicologico"
Le dichiarazioni di Hamas circa uno scambio di ostaggi con palestinesi detenuti in Israele "sono una forma di terrorismo psicologico, concepito per disseminare pressione e terrore nelle famiglie degli ostaggi": lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Commentando frasi attribuite al leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, Hagari ha affermato: "Sinwar non è in condizione di divulgare comunicati". Il numero complessivo degli ostaggi è stato nel frattempo aggiornato a 230, uno in più rispetto a ieri.
Esercito Israele: 'Stiamo estendendo le operazioni a Gaza'
"L'esercito sta estendendo gradualmente le proprie attività terrestri a Gaza e la composizione delle proprie forze": lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. In risposta ad una domanda se ciò significhi l'inizio di una grande manovra contro Hamas, Hagari ha precisato: "Abbiamo esteso la nostra attività operativa. Il nostro modo di combattere consiste nell'andare all'attacco: per terra, in aria e dal mare. Questo è un attacco a Hamas, e noi intendiamo estenderlo".
Israele: 'Ospedale Shifa-Gaza un rifugio per terroristi'
L'ospedale al-Shifa, il principale di Gaza, costituisce un luogo di protezione per ''i terroristi di Hamas''. Lo ha ribadito il portavoce militare Daniel Hagari. ''Sappiamo che il 7 ottobre, 200 membri dell'ala militare di Hamas sono corsi a quell'ospedale per trovare riparo''. Interpellato da un giornalista che voleva sapere se l'ospedale al-Shifa rappresenti un obiettivo per Israele, Hagari ha risposto: ''L'utilizzazione di un ospedale da parte dell'ala militare di Hamas costituisce un crimine di guerra''. ''Non anticiperemo alla stampa - ha aggiunto - le nostre attività a Gaza. Ma tutte le opzioni vengono prese in considerazione"