La tempesta Ciaran ha già causato morti in Europa, tra cui un bimbo di 5 anni in Belgio, ed ora è arrivata in Italia, dove si contano cinque morti e diversi dispersi in Toscana.
Giani: “Verso la dichiarazione di stato di calamità nazionale”
“Ho parlato con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si stanno attivando per portare nel Consiglio dei Ministri che inizia alle 11 lo stato di calamità nazionale”. Così il presidente toscano Eugenio Giani, parlando del maltempo in un video sui social: “Questo è conseguente allo stato di emergenza che ho dichiarato giovedì”. Nella notte “con le autorità di governo ci siamo sentiti, abbiamo avuto collaborazione. In questo momento stiamo tutti insieme lavorando, con la Protezione Civile a livello regionale e gli aiuti che vengono da quella nazionale per poter provvedere al sostegno della popolazione colpita”.
Tempesta Ciaran, ci sono morti in Toscana
Un uomo di 85 anni è stato trovato morto ieri sera nella sua abitazione al piano terra di una casa a Montemurlo, nella frazione di Bagnolo, vicino a Prato, in una stanza completamente allagata. I soccorritori ipotizzano che l’anziano non sia riuscito a raggiungere i piani alti e sia annegato. La zona di Prato è una delle più colpite, con esondazioni di torrenti.
La seconda vittima, comunicata poco prima della mezzanotte dal governatore toscano Eugenio Giani, si è registrata nel comune di Rosignano (Livorno). La terza è una donna di 84 anni. Si sarebbe sentita male mentre stava spalando acqua dalla sua abitazione a Montemurlo.
“Abbiamo appena mandato dei gommoni a Seano, Quarrata e Campi Bisenzio, zone in questo momento difficilmente raggiungibili in altro modo per provvedere al sopralluogo di prima urgenza, inoltre abbiamo chiesto alla Protezione Civile Nazionale elicotteri per il trasporto urgente di persone in codice rosso’, ha reso noto Giani.
Trovata l’auto di due dispersi vicino Firenze
“A Vinci la situazione è drammatica, ci sono strade con tante frane e smottamenti. Risultano due persone disperse: abbiamo trovato la macchina, nei pressi di un torrente, ma non le persone”. Lo ha dichiarato il sindaco di Vinci (Firenze) Giuseppe Torchia. “La protezione civile e i vigili del fuoco stanno lavorando per capire cosa è successo e cercare di rintracciare queste persone”, ha aggiunto.
Campi Bisenzio, gente sui tetti
A Campi Bisenzio, comune del Fiorentino dove si registra la situazione più grave per l’ondata di maltempo che ha colpito la Toscana e dove ieri è esondato in due punti il Bisenzio, la notte scorsa la gente si è accampata sui tetti delle abitazioni per mettersi in salvo e chiedere aiuto. Dall’alba poi si sono levati gli elicotteri della Protezione civile per monitorare la situazione e i vigili del fuoco hanno iniziato a evacuare le famiglie dalle case inondate dall’acqua. La pioggia al momento è cessata: a non dare tregua ora è il forte vento.
La situazione in Toscana
In provincia di Firenze è esondato il fiume Bisenzio a Campi. “Abbiamo persone in grave difficoltà e stiamo aspettando i mezzi anfibi dei vigili del fuoco: le aree più colpite sono il centro e la zona di Capalle”, ha detto la vicesindaca di Campi Bisenzio (Firenze) Federica Petti. Giani ha pubblicato un video che mostra le auto portate via dall’acqua: “Salite ai piani alti”.
Appello analogo in tarda serata dal sindaco di Prato Matteo Biffoni, che ha diffuso un messaggio invitando “a stare a piani alti, specie chi vive nelle zone intorno al fiume Bisenzio, a non uscire di casa, e soprattutto non andare sopra gli argini perché la situazione è gravissima”, “abbiamo ancora pioggia e si teme il peggio”.
Il Bisenzio è esondato anche a Prato. Il fiume ha portato via le auto parcheggiate. Forti criticità anche nella città. Oltre alla chiusura di tutti i sottopassi, l’acqua è entrata all’interno dell’ospedale Santo Stefano, allagando i sotterranei e una parte del piano terra. La situazione è di emergenza. Nel territorio del comune di Prato intere frazioni sono allagate.
Problemi anche nel Pisano. A causa dell’allagamento al piano terra, secondo quanto si apprende, l’ospedale Lotti di Pontedera sospende l’attività chirurgica e anche il servizio di dialisi. Sale operatorie e reparto dializzati sono al piano terreno invaso dall’acqua.
Il maltempo sta causando danni in varie zone del Mugello, in provincia di Firenze. La Sieve, il fiume più importante della zona e che sfocia in Arno, è a filo nella zona di Sagginale. A Borgo San Lorenzo allagati il seminterrato e e il vano ascensori del locale ospedale.
“Ho dichiarato lo stato di emergenza regionale e sono già in contatto con il governo per quello nazionale. La situazione è davvero molto grave”, ha fatto sapere in tarda serata Giani.
Milano, significativo aumento livello Seveso e Lambro
Le forti e persistenti piogge di adesso e stanotte (non previste da Centro funzionale di Regione Lombardia) e fuori da allerta, stanno provocando un aumento significativo dei livelli di Lambro e Seveso a Milano. Lo comunica l’assessore alla Protezione Civile, Marco Granelli. “Meno male che stanotte abbiamo deciso di tenere ancora fuori le comunità del Parco Lambro e che la vasca di Milano del Seveso è pronta ad accogliere acqua se i livelli continuano a salire. Massima attenzione”, afferma Granelli.
Allerta rossa al Nord-est
Nel bellunese un vigile del fuoco fuori servizio, che stava aiutando il padre a sistemare dei sacchi di sabbia lunga la sponda di un torrente, è scivolato, finendo nel corso d’acqua ingrossato dalle piogge, nella zona tra Puos d’Alpago e Bastia (Belluno). Sono una cinquantina i soccorritori, tra cui alcuni volontari, che stanno partecipando alle ricerche del vigile del fuoco 40enne, ma le precipitazioni stanno ostacolando le operazioni. Lo stesso ostacolo che rende difficili le ricerche di un quarantenne, disperso da mercoledì sui monti Lessini.
Sotto osservazione i fiumi; il picco della piena dell’Adige è previsto per domattina in transito a Trento, e nel tardo pomeriggio o nella serata di domani ci sarà il passaggio a Verona. A Vicenza l’aumento del livello del Bacchiglione e dei torrenti ha fatto decidere l’aperrtura dei bacini di laminazione. Per domani ci si aspettano venti fino a 130 km all’ora e temporali intensi: per questo si chiuderanno le scuole nella regione partendo dalle province più esposte. A Belluno e Verona stop alle lezioni, alunni a casa anche in 42 Comuni del Trevigiano su 95.
Udine ha chiuso parchi e giardini pubblici, impianti sportivi, musei, biblioteche, cimiteri. Anche Trieste ha chiuso i giardini. Tra le due regioni in allerta rossa Trenitalia ha sospeso la circolazione dei treni sulle tratte Portogruaro-Casarsa e Portogruaro-Trieste, e anche l’Azienda di trasporto del Veneto orientale ha sospeso tutti i collegamenti bus verso il Friuli. Allerta arancione in Trentino. Sotto osservazione ci sono i corsi d’acqua e i versanti per possibili eventi franosi; in arrivo temperature più basse e vento. Stesso ‘colore’ in Emilia-Romagna, dove si attendono forti temporali in particolare nelle aree montane centro-orientali.
Il Levante Ligure si conferma arancione e preoccupa il mare: sono previste onde fino a sei metri. A Milano c’è preoccupazione per una nuova esondazione del Seveso. Intanto piove intensamente e la raccomandazione ai cittadini è non sostare sotto alberi e impalcature, oltre a mettere in sicurezza i vasi sui balconi. Anche la Toscana prosegue con l’allerta arancione, mentre il governatore Eugenio Giani parla di “ulteriore peggioramento nelle prossime ore”. A Viareggio domani saranno chiuse scuole e pinete e stop alle lezioni nella provincia di Massa Carrara.