“La tragedia di Genova non è una casualità, poteva essere evitata”. Sono le parole del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli alle commissioni di Camera e Senato che indagano sul crollo del ponte Morandi. “Bisogna smettere di inseguire le emergenze e programmare gli interventi per evitare che accadano eventi come il crollo del ponte” ha aggiunto.
Toninelli attacca poi i “signori delle autostrade” che “nel 2016 hanno fatturato quasi 7 miliardi (di cui 5,7 derivanti dai pedaggi), riservando appena 646 milioni per la manutenzione”.
Il ministro parla di “sistema malato che non ha eguali in Europa” in quanto sul “fronte degli investimenti autostradali si è registrata una progressiva riduzione di spesa: da un importo medio di 2 miliardi degli anni 2000 a 950 milioni del 2017”.
In merito alla decisione di Autostrade di pubblicare online la convenzione siglata nel 2007 col ministero dei trasporti nel 2007, Toninelli ha detto: “Dopo quasi 20 anni dalla privatizzazione, dopo 20 anni di segreti e di omissis, Autostrade per l'Italia ha deciso improvvisamente di voler fare trasparenza, cercando di far apparire il proprio gesto come spontaneo e dettato da un autonomo desiderio di venire incontro all'interesse pubblico. Lo ha fatto dopo i 43 morti di Genova ma in precedenza la stessa società ci aveva formalmente diffidato dalla pubblicazione minacciando azioni legali”.
Infine ha assicurato che "tutte le 165 persone sfollate avranno un'abitazione entro metà novembre".