Il governo "continuerà a ridurre il rapporto debito/Pil", mentre il tetto del 3% del deficit/Pil" è stato criticato, ma è molto diverso dal dire che lo supereremo". Direttamente dalla Cina, il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha risposto così alla stampa nel commentare un’intervista del vicepremier Luigi Di Maio che ha evocato la possibilità di sforare il tetto del 3% nel 2019 per una Legge di Bilancio espansiva.
"Credo che le dichiarazioni del governo sottoscritte anche da Di Maio, anche di recente, sotto ferragosto, dicano il contrario", ha quindi spiegato il ministro che ha detto di non preoccuparsi più di tanto per l’aumento dello spread: "I fondamentali dell'economia italiana e anche della finanza pubblica non giustificano questo spread dato che il debito italiano è stabilizzato e sostenibile, è entrato in una fase di discesa e il governo si è impegnato davanti al parlamento a farlo scendere ancora".
"Ritengo - ha spiegato ancora - che si tratti di una fase momentanea di incertezza, molto legata anche alla fase estiva, e quindi credo che lo spread tornerà ai suoi livelli più normali, più legati ai fondamentali dell'economia italiana, appena si delineerà il programma del governo che stiamo preparando nei dettagli". Sui possibili contraccolpi tra Italia e Unione europea per le tensioni sulla flessibilità, Tria non vede nessun problema di sorta all'orizzonte. Il dialogo tra il ministero delle Finanze con la Commissione Europea è "ottimo" e "non vedo grandi conflitti per ciò che è di mia competenza".