L'Inter inciampa in Coppa Italia sul Bologna dell'ex alfiere del triplete Thiago Motta e del funambolo Zirkzee, ma procede in campionato nella sua cavalcata trionfale e spera di festeggiare sotto l'albero di Natale con un ulteriore incremento di vantaggio sulla Juve di Allegri.
Mentre Inzaghi ha un impegno facile in casa col Lecce, che però non perde da cinque partite, é più complicato il compito della Juventus che affronta i tanti ex che stanno facendo grande il Frosinone, reduce dal clamoroso poker rifilato al Napoli in Coppa Italia.
Più agevole il cammino del Milan in casa del fanalino di coda Salernitana che ha appena riabbracciato il dg Sabatini, uno degli artefici della salvezza due anni fa grazie a un mercato invernale pirotecnico.
Grandi manovre per il quarto posto, con cinque squadre in tre punti e altre due, Torino e Lazio, che potrebbero rientrare nella corsa all'ultimo posto Champions e i tre delle altre coppe. Il match clou é il derby del Sud tra due squadre in grande difficoltà: la Roma di Mourinho, che recupera Lukaku, riceve il Napoli di Mazzarri reduce dal 0-4 col Frosinone.
Promette spettacolo anche il sotto clou tra il Bologna di Thiago Motta (se non risentirà dei 120' di Coppa Italia) e l'Atalanta altalenante di Gasperini che ha sopperito all'assenza di Scamacca con la classe e i gol di Muriel. Il ko in rimonta a San Siro con la bestia nera Bologna porta anche l'handicap dell'infortunio di Lautaro, ma l'Inter ha una rosa profonda e un vantaggio considerevole. Sarebbe sorprendente se steccasse di nuovo in casa col Lecce che ha risolto per ora i suoi problemi di classifica col successo sul Frosinone. Col ritorno di Calhanoglu e Mkhitaryan la squadra dovrebbe riassestarsi.
Sarà un mezzogiorno (e mezzo) di fuoco quello che attende allo Stirpe la Juve che testerà i progressi dei suoi gioielli in prestito Soulé, Barrenechea e Kaio Jorge, a cui a gennaio si aggiungerà Huijsen. Allegri, che potrebbe riabbracciare presto Chiellini in un ruolo dirigenziale, conta sulla sua difesa di ferro, ma all'appello mancano i gol di Vlahovic e Milik. Il Milan, stabile al terzo posto, mira a superare lo choc dell'eliminazione Champions, a recuperare gli infortunati con un occhio al mercato, e si interroga sul nuovo ruolo (ancora un po' oscuro) di Ibra. Intanto riutilizza Calabria e prova ad approfittare della crisi della Salernitana. Sabatini si prepara a rivoluzionare la squadra a gennaio facendo cassa con Dia e inserendo linfa nuova.
Il campo principale è però l'Olimpico. La Roma ha un calendario terribile (Juve, Atalanta, Milan) ma intanto ospita il Napoli con tanti punti interrogativi e un gruppo di giocatori della rosa in procinto di essere ceduti. Toccherà a Lukaku suonare la carica contro i partenopei che continuano a stentare con Mazzarri come con Garcia. Il tecnico intanto recupera Zielinski e Mario Rui. Nuova occasione del Bologna per ribadire lo stato di grazia al gioco di Thiago Motta che sa essere speculativo e anche travolgente con la classe di Zirkzee, la velocità di Ndoye, la qualita di Ferguson e di un assetto difensivo impeccabile. L'impegno in casa con l'Atalanta può eliminare un avversario insidioso nella corsa al quarto posto e regalare ai tifosi adoranti un Natale da sogno. La Fiorentina che Comisso si coccola orgoglioso ha una trasferta complicata col talentuoso Monza che Palladino gestisce con abilità grazie anche alla qualità di Di Gregorio e Colpani.
Ad aprire le ostilità sarà una Lazio in seria difficoltà, con Luis Alberto di nuovo in crisi col club. Sarri non riesce a ritrovare la squadra dello scorso anno e non può continuare a inciampare con le piccole, a cominciare dall'amarcord con l'Empoli di Andreazzzoli che ha bisogno di punti salvezza. Il Toro di Juric ha trovato stabilità con una difesa ben registrata e l'assortita coppia Sanabria-Zapata ed é favorita contro l'Udinese che non sa vincere (una vittoria e dieci pareggi).
Sassuolo e Genoa, guidate dai leader Berardi e Gudmundsson, si sfidano per evitare inciampi che potrebbero riavvicinarli alla zona retrocessione. Più delicato il confronto tra il Verona, che ora ha anche la tegola del sequestro delle azioni del club perché il presidente Setti è indagato per bancarotta, e il Cagliari del maestro Ranieri che si gode i gol 'alla Altafini' del suo trascinatore Pavoletti.